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Backstage: una mostra firmata Alfa Romeo.

Prototipi, one-off, veicoli poco conosciuti e spesso al centro di storie uniche. Sono 12 le chicche di solito conservate “dietro le quinte” ed esposte durante la mostra “Backstage” al Museo Storico Alfa Romeo fino a gennaio 2020.

Quando è stata presentata a Monza nel 1962, la Giulia rappresentava un concentrato di novità per la meccanica ma soprattutto per la scocca, per la prima volta aerodinamica (lo slogan era “Disegnata dal vento”). Non solo, era anche a deformazione progressiva, capace di superare i crash test introdotti molti anni dopo. Queste novità hanno richiesto un lungo sviluppo e un collaudo complesso, a volte fatto di nascosto e a volte su strade aperte. Il museo di Arese conserva uno dei primi prototipi – chiamato “prototipo Jugoslavia” perché i collaudi venivano fatti all’estero, dove erano meno fotografati – nel quale vive già la meccanica completa della Giulia e con un pennarello sul radiatore è anche annotata la data: 1959, tre anni prima della presentazione. Per vedere da vicino questa creazione, invece, la data da ricordare è il 17 gennaio 2020, quando la mostra al Museo Storico Alfa Romeo di Arese “Backstage”, di cui il pezzo fa parte, si concluderà dando il via ai nuovi incontri della serie dedicata ai tesori inediti della collezione.

I gioielli svelati. Ancora prima che una rassegna, “Backstage” è infatti il nome di un ciclo di eventi che, al ritmo di un weekend al mese, nel corso del 2019 ha riscoperto, rimesso in pista e presentato al pubblico 12 rarità assolute di solito non esposte. Sempre con conferenze di approfondimento, materiali del Centro Documentazione del museo e, quando possibile, con testimonianze dirette di ex dipendenti Alfa Romeo e di appassionati. In tutto, dodici capitoli della storia Alfa, riuniti ora nella mostra visitabile da sabato 7 dicembre.

Dall’Alfa 6 di Woytila alla “Matta” della pace. Tra gli oggetti esposti in “Backstage” si può trovare persino una Darracq 8/10 HP con la quale, nel 1910, è partita la produzione dello stabilimento del Portello che ha dato origine alle officine A.L.F.A. C’è poi la 164 Q4 trasformata in pick-up in dotazione ai Vigili del Fuoco e di stanza a Balocco, il centro sperimentale prove di Alfa Romeo; oppure la 1900 M “Matta” che nel 1967 partì, insieme a una spedizione di quattro Giulia Super, per un viaggio di 27mila chilometri attraverso 24 Paesi portando un messaggio di pace con il Raid della Fratellanza e della Pace. Ancora, l’Alfa 6 bianca dalla speciale blindatura allestita per la visita di papa Giovanni Paolo II a Milano.

 

Anticipatori di tendenze. E’ stato esposto al Mo.Ma. di New York e ha anticipato molte tendenze dell’automobilismo, il New York Taxi proiettato da Giorgetto Giugiaro su pianale dell’Alfa Romeo F12. C’è poi il prototipo della Tipo 103, avveniristico progetto di vetturetta degli anni Cinquanta. Sotto i riflettori anche il motore Wankel e il C.E.M., Controllo Elettronico Motore, eccellenza tecnologica di inizio anni Ottanta che ha visto Alfa Romeo in prima linea nell’applicazione dell’elettronica all’automobile. Ancora, lo “spaccato” dell’Alfetta che permette di capire il funzionamento di tutti i componenti, dalla scocca alle sospensioni, dal motore “bialbero” al  cambio all’intera trasmissione e impianto frenante.

 

Non solo ruote. Chiudono l’esposizione alcuni oggetti che testimoniano l’impegno del Biscione non solo in campo strettamente automobilistico: l’avveniristico prototipo di cucina progettato durante la Seconda Guerra mondiale e mai entrato in produzione, e la serie di sculture d’autore “Alfa Romeo ai suoi piloti”, venti trofei realizzati dal 1963 al 1982 dai più grandi artisti italiani.

 

Il calendario 2020. Chiusa l’esposizione, si riaccendono le luci di “Backstage” con gli appuntamenti del nuovo anno. Stesse modalità e stessa capacità di sorprendere degli appuntamenti precedenti. Sempre per un weekend al mese. Gli oggetti saranno esposti nel  Museo la domenica pomeriggio e verranno presentati al pubblico insieme a documenti e immagini che ne raccontano la storia e gli aspetti più curiosi. Ecco il programma:

 

19 gennaio     

Popoli-Alfa Romeo

Campione anche sull’acqua: la motonautica Alfa Romeo

 

16 febbraio    

Alfa Romeo Diva

Dall’Elasis a Villa d’Este per un concept da sogno

 

15 marzo

Spider Monoposto concept

La curiosa versione estrema della Spider 916

 

19 aprile

164 Q4

Il sezionato dell’ammiraglia a trazione integrale

 

17 maggio

F3

L’epopea del Bialbero Alfa Romeo fra le “piccole” monoposto

 

21 giugno

20/30 ES

La prima vettura con marchio Alfa Romeo

 

19 luglio

Pit Stop in 22 secondi

I retroscena dell’Alfetta che domina l’esordio della F1

 

30 agosto

415 T

La controversa storia del 4 cilindri turbo F1

 

20 settembre

Boxer Ibrido

In anticipo sui tempi, l’Alfa Romeo “elettrifica” la 33

 

18 ottobre

Compressore A.L.F.A.

Le originali soluzioni sviluppate durante la Prima guerra mondiale

 

15 novembre

Arna

La storia della piccola Alfa che parla giapponese

 

13 dicembre

Formelle di San Martino

Le terracotte che raccontano la vita di una fabbrica-modello

 

L’inizio è alle ore 15, ad eccezione dei mesi di luglio, agosto e settembre, quando seguiranno la conclusione dei GP, trasmessi in diretta dalla sala Giulia.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito del Museo Alfa Romeo.

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