La Fiat X1/9 è un modello dalla storia tanto controversa quanto affascinante: dopo gli intrighi tra la Ghia di De Tomaso e il centro stile Bertone, la X1/9 nacque per esplicito volere di Gianni Agnelli. Dal “capriccio” dell’Avvocato Agnelli venne sviluppata la prima Fiat a motore centrale posteriore di casa Fiat. Dal 1982 la X1/9 venne prodotta con marchio Bertone.
Sul finire degli anni 60 i tecnici del gruppo Fiat pensavano ad una sostituta della Fiat 850 Spider, una nuova vettura con motore e trazione anteriori da sviluppare sulla base della 128 presentata nel 1969. Bertone propose anche un’idea più estrema: una barchetta con motore centrale, che scartata dai vertici Fiat incontrò il favore del patron di casa Fiat che volle assolutamente produrla. La Fiat X1/9 venne presentata nel 1972 al Salone di Torino, destando scalpore tra i visitatori e un certo trambusto tra i centri stile: la linea, derivata dalla showcar Autobianchi A112 Runabout di Bertone riprendeva le volumetrie della showcar De Tomaso 1600 GTX. In realtà fu De Tomaso a “captare” le linee guida del progetto Bertone in corso d’opera, anticipando la presentazione di un modello dalle linee molto simili per poter intentare una causa ai danni della Bertone…
Inedita. Al netto delle diatribe, la Fiat X1/9 è stata un’auto rivoluzionaria per la Fiat: la modernità delle linee disegnate da Marcello Gandini e l’architettura a motore centrale trasversale rappresentavano una novità assoluta. Il peso contenuto in 880 kg semplificava la vita al brillante 1.3 della Fiat 128 Rally che pur con 75 CV riusciva a garantire ottime prestazioni. La disposizione meccanica, tipica delle auto da corsa, con i pesi distribuiti verso il centro assicurava alla X1/9 di una maneggevolezza eccellente, tanto da guadagnarsi il soprannome di “piccola Ferrari”. A compromettere un quadretto idilliaco, il cambio a quattro marce, non all’altezza del motore e del telaio, così come finiture un po' sottotono. Per questo motivo nel 1976 venne introdotta la Fiat X1/9 Special.
Secondo tempo. Il passaggio principale nella storia della Fiat X1/9 è l’avvento della seconda serie, prodotta a partire dal 1979. Dotata di un nuovo 1.5 condiviso con la Fiat Ritmo, la X1/9 guadagna finalmente un cambio a cinque marce, che consentiva di gestire meglio le prestazioni e il brio di questa spider. La Fiat X1/9 "Five Speed" 1.5 raggiungeva così i 185 km/h di velocità massima.
Passaggio di consegne. La produzione si articolava sull’assemblaggio, curato quasi completamente da Bertone e sul montaggio della meccanica, che avveniva sulle linee Fiat del Lingotto (che in quegli anni era prossimo alla dismissione). Fiat interruppe la produzione del modello nel 1982, ma la X1/9 continuò ad essere assemblata dalla Bertone, che proseguì la commercializzazione fino al 1989. In Europa la Fiat X1/9 era considerata un modello di nicchia per la sua carrozzeria era propriamente di tipo “targa” e questo alla luce di un abitacolo piuttosto angusto comportava una serie di scomodità legate principalmente ai fruscii aerodinamici e a una tenuta della piccola porzione di tetto rimovibile non proprio ottimale… In Gran Bretagna e negli Stati Uniti questa tipologia di auto era invece molto apprezzata: le piccole spider (e targa) avevano una folta schiera di estimatori.
Provaci ancora. Il globale interesse di questi mercati verso la Fiat X1/9 spinse la Bertone a continuare la produzione, apportando una serie di modifiche al modello originario, datato 1971. Dal 1982 anche le X1/9 europee adottano i grandi paraurti in plastica dei modelli americani, gomme più larghe e cerchi di disegno diverso. Sebbene Fiat avesse interrotto la produzione, consentì la commercializzazione delle X1/9 a marchio Bertone tramite la rete vendita ufficiale. Le X1/9 della seconda serie si caratterizzavano anche per degli interni più curati e nuovi sedili, più contenitivi.
Le Speciali. Oltre alla X1/9 Special, si sono susseguite una serie di versioni speciali, a cominciare dalla elegante Fiat X1/9 Lido (1977) proposta solo per il mercato europeo prevedeva una verniciatura in nero metallizzato con profili color argento, paraurti cromati e gli interni. Durante l’era Bertone vennero proposte due varianti bicolore, la “IN” (con parte inferiore nera) e la “VS” (con la sola parte superiore a contrasto). Oltre allo schema cromatico, la due versioni differivano per il disegno dei cerchi
Piccola ma tosta. Oggi la Fiat X1/9 è molto più apprezzata e ricercata rispetto agli anni 70 e 80: la X1/9 è un’auto in fase di rivalutazione e può contare su una “community” molto attiva costellata di club e simpatizzanti del modello. Con cifre ragionevoli (sebbene non così basse come in passato) è possibile portarsi a casa una vettura dallo stile inconfondibile e divertentissima da guidare. La Fiat X1/9 è un’auto pensata per il divertimento alla guida, una sportiva compatta e dall'handling cristallino:quando la strada diventa tortuosa è capace di impensierire auto dalle prestazioni e prestigio ben più elevate. Se la scomodità e la ruggine non vi spaventano, ma volete una godibilissima icona anni 70, questa può essere l’auto giusta per voi.