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26/11/2019 | di Andrea Zaliani
BMW 320i Touring, station di carattere
Sul finire degli anni ottanta la BMW produce la 320i Touring, pensata per distinguersi dalle concorrenti grazie a uno stile personale.
26/11/2019 | di Andrea Zaliani

Sul finire degli anni ottanta la BMW produce la 320i Touring, pensata per distinguersi dalle concorrenti grazie a uno stile personale

La personalità marcata è una peculiarità che da sempre contraddistingue la BMW, indipendentemente dalla tipologia del modello specifico preso in questione. Un nitido esempio di tale asserzione, per esempio, può essere rappresentato dalla 320i Touring prodotta verso la fine degli anni ottanta. In quel periodo la Casa decide infatti di produrre un’originale station, contaminata in alcune linee dagli stilemi tipici di una coupé e dedicata a un pubblico che vuole distinguersi non a bordo di una “semplice” familiare alla moda, ma di un veicolo brillante, compatto e con una discreta disponibilità di spazio. In altre parole, la Touring rappresenta una vettura particolarmente versatile: elegante e - allo stesso tempo- sportiva, si prefigura come un’auto adatta a (quasi) ogni situazione.

Un “abito” interessante. Il suo aspetto, derivato dalla Serie 3 convenzionale, ha una forma gradevole, specialmente al posteriore, dove assume un andamento morbido e ben raccordato con il resto della carrozzeria. Gl’interni si contraddistinguono per l’elevato livello di finitura e la qualità dei materiali impiegati per la componentistica. L’impostazione della plancia è quella classica del marchio, con la console avvolgente rivolta verso il conducente. La dotazione è completa, così come la lista degli accessori. Ben fornito, l’elenco degli optional per personalizzare a piacimento la vettura comprende, tra l’altro, interni in pelle, differenziale autoblocante, tetto apribile elettricamente, sedili riscaldabili e vernice metallizzata. Omologata per cinque persone la 320i Touring risulta comoda soltanto per quattro, perché il quinto passeggero è disturbato dall’ingombrante tunnel centrale. Il bagagliaio non è troppo capiente, ma si avvale di un pratico portellone e della possibilità di abbattere i sedili posteriori, anche separatamente, per ottenere un grande piano di carico (capacità massima di 1125 dm3) la cui accessibilità, però, è poco agevole a causa del bordo alto e irregolare. Ai lati del vano, ricoperto di moquette, due grossi cassettoni accolgono rispettivamente la batteria e gli attrezzi.

Meccanica collaudata. La 320i Touring mantiene la classica impostazione BMW a motore anteriore longitudinale, trazione posteriore e sospensioni a quattro ruote indipendenti. Il propulsore, 6 cilindri in linea di due litri, sviluppa la stessa potenza delle altre versioni di pari cilindrata (129 cv) ma eroga una coppia massima di 164 Nm a 4300 giri/min. La novità più interessante, adottata per altro da tutte le versioni di Serie 3, riguarda il sistema di accensione e iniezione elettroniche integrate (Bosch Motronic) che assicura una migliore erogazione di coppia e un funzionamento più regolare. Per il resto la struttura del motore rimane inalterata col monoblocco in ghisa, la testa in lega leggera e le valvole a V sfalsate e comandate da un asse a camme in testa per mezzo di piccoli bilanceri. In termini di prestazioni la 320i Touring accelera da 0 a 100 km/h in circa 11 secondi (10.9, per l’esattezza) e raggiunge una velocità massima di 196 km/h.

La prova di Quattroruote. Il comportamento della vettura, nel complesso, viene giudicato decisamente soddisfacente. In particolar modo, convince il motore (quattro stelle) capace di girare rotondo e regolare a tutti i regimi. L’unico appunto riguarda una progressione un po' lenta al di sotto dei 3500 giri/min. Sopra tale soglia, invece, il comportamento diventa più brillante e la lancetta del contagiri sale rapidamente. Positivo anche il comportamento del cambio manuale, con innesti dolci e precisi, e la tenuta di strada. Seppur caratterizzato da una scarsa progressione, lo sterzo morbido viene ritenuto sufficientemente preciso, mentre l’impianto frenante vanta spazi d’arresto abbastanza contenuti. Non convincono (due stelle) l’accelerazione, penalizzata dal consistente peso in gioco (1339 kg), e il consumo. Nella categoria delle due litri, infatti, risulta tra le meno parsimoniose.

La quotazione attuale. La valutazione odierna per una BMW 320i Touring (1988-1991) va da un minimo di 1300 a un massimo di 3800 euro, per un modello in perfette condizioni.

Diteci la vostra. E voi, cosa ne pensate della 320i Touring del 1988? Vi piaceva oppure preferivate modelli di altri marchi? Fatecelo sapere attraverso i commenti qui sotto. Inoltre, se avete una storia interessante sul suo conto, potete scriverci una mail all’indirizzo di posta redazione@ruoteclassiche.it.

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