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08/09/2014 | di Gilberto Milano
Chantilly Arts & Elegance 2014: un grande debutto
Lo splendido scenario del castello di Chantilly ha ospitato un nuovo, grande, complesso e ricco Concorso di Eleganza. Un appuntamento che si inserisce di prepotenza tra i più prestigiosi del circuito internazionale. La prima edizione del Concorso d’Eleganza Chantilly Arts & Elegance Richard Mille 2014 si è prepotentemente messa in luce nel circuito dei grandi […]
08/09/2014 | di Gilberto Milano

Lo splendido scenario del castello di Chantilly ha ospitato un nuovo, grande, complesso e ricco Concorso di Eleganza. Un appuntamento che si inserisce di prepotenza tra i più prestigiosi del circuito internazionale.

La prima edizione del Concorso d’Eleganza Chantilly Arts & Elegance Richard Mille 2014 si è prepotentemente messa in luce nel circuito dei grandi eventi internazionali di genere con un risultato soddisfacente in termini di pubblico e partecipanti. L’esclusivo club che annovera gli eventi che ogni anno si tengono nelle prestigiose cornici di Amelia Island, Pebble Beach, Villa d’Este e Londra può, da quest’anno, contare anche sulla presenza di un nuovo grande appuntamento autunnale in uno degli angoli più affascinanti di Francia: il castello di Chantilly, nord-Est di Parigi.

La formula ha richiamato da tutto il mondo i migliori collezionisti di auto storiche più rare e preziose ma anche i costruttori e i carrozzieri più titolati che hanno scelto l’atmosfera raffinata di una location di prestigio per presentare prototipi o vetture d’atelier prodotte in serie limitatissima che qui possono trovare i migliori estimatori (e, quindi, il giusto acquirente). Così tra una Lola T70 e una Ford GT40, un’Aston Martin DB4 GTZ (solo 19 esemplari costruiti tra il 1961 e il ’62), la Ferrari 250 GT SWB Coupé Speciale Bertone (esemplare unico!), la Maserati V4 del 1932 (unico esemplare sopravvissuto) o la Lamborghini Flying Star by Touring, Chantilly Arts & Elegance ha portato all’attenzione del pubblico alcune presentazioni: debutto europeo per la McLaren P1 GTR, prima mondiale per l’Aston Martin Virage Shooting Brake Zagato e per la Citroën Divine DS.

Grand Prix des Clubs
La società francese Peter, organizzatore della kermesse e di altri importanti eventi durante l’anno (il Tour Auto e la Le Mans Classic) ha condito l’atmosfera con il suo particolare tocco organizzativo, orientato alla promozione della socialità sul tema del collezionismo. Come alla Le Mans Classic è possibile ammirare i raduni di decine e decine di marchi (dalle repliche dell’AC Cobra alle TVR, dalle Lamborghini alle Lotus), gli immensi spazi del parco hanno così accolto oltre 500 auto “pre-66”, riempiti da più di 20 sodalizi suddivisi per l’appartenenza alla bandiera (Francia, Inghilterra, Germania, Italia, Belgio, USA) e rappresentanti di altri marchi o categorie automobilistiche.

Tante classi, tutta la storia dell’automobile
Chantilly Arts & Elegance ha portato sul gigantesco giardino del castello di Chantilly una selezione delle più significative auto della storia del motorismo, qui riunite secondo una serie di esclusività che ne decretano l’alto lignaggio: rarità, significatività nella storia dell’auto, altissimo valore collezionistico ed economico. Praticamente tutti i marchi più importanti della storia dell’auto hanno qui avuto una degna rappresentanza e inscenato, tra di loro, una serie di avvincenti “duelli statitici” alla ricerca dell’auto “definitiva”: meglio una Ferrari 512S, una Lola T70, un’Alfa 33 o una Ford Gt40? Dove, Figoni & Falaschi, ha tradotto in una carrozzeria il suo genio creativo? Una Delahaye o una Talbot Lago? Quale la più degna rappresentante delle corse sul finire degli Anni 20? Bentley Speed 6 o Bugatti 35? È più “Porsche” una 904 o una 908?

L’evento ha dedicato uno spazio speciale al centenario Maserati. Nell’anno del Tridente, anche a Chantilly Arts & Elegance è stato reso omaggio a Via Ciro Menotti con due classi specifiche del Concorso e la presenza delle più belle vetture della sua storia: dalla V4 alla A6 GCS Monofaro, dalla A6G54 alla A6 GCS Pininfarina (considerata una delle più affascinanti fuoriserie della storia dello stile italiano), dalla 420M Eldorado alla MC12 da corsa passando per il prototipo Boomerang.

Domenica: apoteosi dell’auto storica
La giornata di ieri è stata dedicata alla passerella più esclusiva, dedicata alle regine dell’evento, le vetture più attese da ospiti, visitatori, fotografi e dalla giuria internazionale. Dai modelli di inizio ‘900 alle più recenti auto d’Atelier confezionate su misura dai carrozzieri italiani ancora attivi nel settore, Chantilly Arts & Elegance ha sfoderato la classe di un evento già maturo e consapevole delle sue potenzialità.

Le vincitrici delle classi del Concorso
Tributo a Bugatti: Bugatti Type 55 1933
Le antenate (costruite fino al 31 dicembre 1904): Clément Panhard "Stirling" Tourer 1901
Il periodo tra le due Guerre, auto sportive e da corsa: Bentley Speed Six "Old n°2" 1930
I grandi carrozzieri francesi degli Anni 20 e 30: Delahaye 135 M Cabriolet Figoni & Falaschi 1937
Telai inglesi, carrozzerie italiane: Aston Martin DB4 Zagato 1962
Gli anni del design, concept degli Anni 60 e 70: Lamborghini Flying Star Touring 1966
Le auto inviolate: Ferrari 330 GTC Speciale 1967
Vetture Endurance Pre ’76 a motore centrale: Lola T70 1969
Le grandi carrozzerie per Maserati: Maserati A6 G 2000, Zagato 1956
Le Maserati da corsa: Maserati A6 GCS Monofaro 1947
Concorso d’Eleganza: Alfa Romeo Disco Volante by Touring
Gran Prix des Clubs: Club Delahaye

(Alvise-Marco Seno)

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