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Circuito del Savio, un po’ di Sicilia nella terra dei motori

Il Trofeo Circuito del Savio, secondo appuntamento del Trofeo Nazionale Regolarità, va all’affiatata coppia siciliana formata da Giovanni Moceri e Valeria Dicembre.

A fare da sfondo alla vittoria del top driver siciliano, al volante di una Lancia Fulvia 1.3 del 1970 e navigato per l’occasione dalla moglie, l’autodromo di Imola, nell’ambito dell’Historic Minardi Day 2019.

Che cos’è? 
Il Trofeo Circuito del Savio è una gara di regolarità classica che solo alla seconda edizione è entrata a far parte del Trofeo Nazionale Regolarità ACI Storico, un campionato a calendario ACI Sport che non tiene conto del coefficiente e che è nato per dare risalto a gare minori o inedite, e per offrire la possibilità ai piloti non prioritari di classificarsi nelle categorie più ambite fino al livello “Top driver”. Il Trofeo Circuito del Savio è anche un evento che arricchisce l’Historic Minardi Day, una due giorni di spettacolo dedicati alle auto storiche di Formula 1 e non solo, che da quattro anni anima l’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Tra le sue chicche proprio il percorso, che riprende in parte quello del Circuito del Savio, una manifestazione motociclistica e automobilistica che si disputava sulle strade del ravennate e che accese la passione per i motori in tutta la Romagna. Alla prima edizione del 1923 (si disputò solo fino al 1927) vinse Enzo Ferrari su una Alfa Romeo RL Targa Florio, e in generale richiamò i più grandi piloti e costruttori del tempo.              

Dove si è disputata? 
Il Trofeo Circuito del Savio ha portato gli equipaggi alla scoperta dei colli romagnoli tra la provincia di Bologna e quella di Ravenna. Partiti domenica 28 aprile dall’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, il percorso di circa 190 km li ha poi guidati attraverso i comuni di Solarolo, Granarolo, Ravenna e Faenza. Il primo settore si è concluso di fronte alla Basilica di Sant’Apolinnare in Classe, maestoso e solenne capolavoro dell’arte bizantina, luogo di partenza e di arrivo dello storico Circuito del Savio. Il secondo settore invece, dopo un parziale di 32 prove cronometrate, ha compreso la sosta per il pranzo a Casa Spadoni a Faenza, e poi via per il terzo e ultimo settore che ha prediletto la bellezza dei colli della romagna e dei suoi borghi quali Brisighella, uno dei Borghi più Belli d’Italia nella bassa Valle del Lamone, alle pendici dell’Appennino tosco-romagnolo, e Riolo Terme, dove iniziano le prime fertili colline romagnole della Valle del Senio, per poi ridiscendere a Imola. Le ultime 11 prove cronometrate e le due di media, con un rilevamento nascosto ciascuna, hanno poi decretato i vincitori.  

Chi ha vinto?
La classifica generale assoluta è stata vinta da Giovanni Moceri navigato dalla moglie Valeria Dicembre, saliti dalla Sicilia insieme al presidente di ACI Palermo Angelo Pizzuto, in coppia con Susanna Serri, portacolori della neonata Scuderia Targa Florio. Decisivo il distacco dagli inseguitori Fontana-Grossi e Dalleolle-Traversi. Per quanto riguarda la classifica Trofeo Nazionale Regolarità invece, tra i driver B l’hanno spuntata Galassi-Spadoni su Autobianchi A112 Abarth; tra i driver NC il nostro equipaggio ufficiale Ruoteclassiche Bottini-Boscardin su Renault 5 GTL, prime anche nella classifica dedicata alle dame, e rispettivamente primi e seconde nella classifica generale TNR, seguite dai terzi classificati La Fortezza-Carturan alla guida di una Lancia Fulvia Coupé 1.3. Nella media, infine, hanno avuto la meglio Cioffi-Cioffi su MG A 1500 del 1956.

La top ten

  1. Moceri-Dicembre Lancia Fulvia 1.3 (1970)                                   99         
  2. Fontana-Grossi Autobianchi A112 Abarth (1972)                        147       
  3. Dalleolle-Traversi Autobianchi A112 Abarth (1980)                   158       
  4. Rimondi-Fava Innocenti Mini Cooper (1973)                              164       
  5. Falcone-Balboni Volkswagen Golf Cabrio (1989)                        181       
  6. Riviezzo-Vincenzi Innocenti Mini Cooper MK3 (1972)              192       
  7. Bilancieri-Simeoni Alfa Romeo 1750 GTV (1968)                       194       
  8. Bini-Russo Fiat 1100/103 (1955)                                                    201       
  9. Cecchi-Graziani Innocenti Mini Cooper MK1 (1966)                 225       
  10. Gualtieri-Morosi Volkswagen Golf Cabrio (1986)                       238

 

Qualche motivo per non perdervi l’edizione 2020…
Se siete semplicemente amanti dei motori, già dal sabato con la scusa delle veriche tecniche e sportive, potete immergervi nell’atmosfera Anni 80 che pervade l’autodromo di Imola in occasione dell’Historic Minardi Day. Se davvero volete sentirvi “top” per un valido motivo, le premiazioni sul podio di fronte al rettilineo della pista, dove sono saliti piloti del calibro di Senna e Schumacher, con tutti i vostri sostenitori proprio lungo la pit lane, ad applaudirvi e fotografarvi, sono un’emozione che non ha prezzo. Se vi è capitato di andare a vedere qualche gara in pista, e volete cambiare il punto di vista diventando voi i protagonisti sui cordoli con gli appassionati che vi applaudono dagli spalti, la parata di auto storiche a conclusione del Trofeo Circuito del Savio verso il tramonto è uno spasso per pochi privilegiati. Se invece non amate le frivolezze e il vostro unico piacere è quello di passare bene sui tubi, la parte sportiva di questo secondo appuntamento del Trofeo Nazionale Regolarità è stato impeccabile: commissari lungo il percorso preparati e competenti, ricorsi praticamente zero, e premiazioni puntualissime.   

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