Guardare questa Citroën Dyane 6 del 1968 già attraverso la confezione trasparente e percepire, anche in scala (1:18), l’effetto trasmesso dalle sospensioni ad ampia escursione è una prima soddisfazione. Il caratteristico assetto attribuisce al modellino un buon grado di fedeltà, completato dalla precisione delle parti curve, come cofano e passaruota, e di quelle squadrate della coda (le luci sono di qualità, come, nel frontale; i gruppi ottici risultano perfettamente incastonati nei parafanghi).
“Onde” realistiche. La capote ha lievi ondulazioni, volutamente create per evidenziare i segmenti del tetto dall’apertura all’indietro. Le fughe delle portiere anteriori mostrano qualche spiffero, dovuto dalla tolleranza che permette l’apertura delle porte stesse. Bene invece la resa del finestrino “scorrevole”. E buono il lavoro di cromatura sui coprimozzi dei cerchi; anche il tappo del serbatoio e il paraurti sono molto simili a quelli reali.
All’interno. L’abitacolo, come sull’auto vera, si presenta molto semplice: la plancia vanta comunque un buon grado di definizione, frutto di un buon lavoro sugli stampi. E come sull’utilitaria a grandezza naturale sono riprodotti il particolare contachilometri posizionato subito sopra al piantone dello sterzo e l’immancabile comando del cambio a cloche.
Già in circolazione. Il modellino nelle foto, realizzato di metallo, è stato lanciato nel 2021: dunque, per portarselo a casa occorre cercare un po’, oppure interpellare il negoziante di fiducia. All’esordio costava attorno ai 50 euro, un prezzo ormai consolidato per le Solido. Chi colleziona pietre miliari dell’automobilismo non può non avere una Dyane in una delle tante versioni prodotte.