Concorso d’Eleganza Città di Trieste: buona la prima - Ruoteclassiche
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24/05/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla
Concorso d’Eleganza Città di Trieste: buona la prima
Si è svolto dal 14 al 16 maggio il 1° Concorso d'Eleganza Città di Trieste, un evento dedicato all'evoluzione dell'automobile tra il 1910 e il 1979.
24/05/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla

Il 1° Concorso di Eleganza Città di Trieste si è svolto dal 14 al 16 maggio in Piazza Unità d’Italia, teatro di una manifestazione che ha riunito auto storiche di straordinaria bellezza per raccontare le suggestioni più belle di 70 anni di storia dell’automobile.

Durante il Concorso d’Eleganza Città di Trieste, venticinque capolavori dell'automobilismo hanno fatto bella mostra di sé nella suggestiva Piazza Unità d’Italia. I modelli, tutti iscritti al Registro Aci Storico, rientrano nella Lista di salvaguardia e ripercorrono alcune delle principali tappe evolutive dello stile e della tecnica nel periodo compreso tra il 1910 e il 1979.
L’evento, fortemente voluto dall’Associazione Amatori Veicoli Storici (AAVS), ha visto il sodalizio con l’Automobile Club d’Italia Storico ed il patrocinio della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens). Ugo Isgrò Themel, Presidente AAVS-Associazione Amatori Veicoli Storici, ha espresso una grande soddisfazione: “E’ un concorso di eleganza affascinate e particolare, con sole tre o quattro automobili per decennio. Abbiamo voluto esemplificare la storia dell’automobile, dalle carrozze senza cavalli, alle vetture con il primo cofano motore, per arrivare alle forme aerodinamiche della seconda metà degli anni ’30 e così fino al dopoguerra, dove lo stile delle auto era sempre più improntato alla funzionalità ”.

La Giuria.La Giuria del Concorso d'Eleganza è stata presieduta dal Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Ing. Angelo Sticchi Damiani ed è stata composta da Lorenzo Boscarelli (Presidente dell’Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile), David Giudici (Direttore di Ruoteclassiche, Youngtimer e AutoItaliana), Giorgio Marzolla (esperto e collezionista di auto storiche) e affiancata da una Commissione Tecnica composta da Dino Cognolato, fra i più famosi restauratori a livello mondiale e Sergio Schiavon, esperto restauratore, che ha consegnato i premi d’onore ai vincitori delle sette classi di età.

Le vincitrici. Tra le vetture in lizza per il titolo, meriterebbe un discorso a sé la bellissima Ferrari 250 Tour De France del 1957: un modello che con la sua eleganza ha conquistato i favori del pubblico e che si è aggiudicata il premio speciale attribuito dagli spettatori triestini. Ecco le vincitrici delle sette categorie.

Best in Class anni ’10: Fiat Zero del 1913, carrozzeria Torpedo Stabilimenti Farina, è considerata dagli storici come la prima “utilitaria” prodotta dalla Fiat.

Best in Class anni ’20: Diatto 20S del 1924, carrozzeria sportiva di ispirazione nautica “Tipo Bateau”, questo splendido esemplare è stato realizzato dalla carrozzeria di E.Mouche a Lione.

Best in Class anni ’30: Alfa Romeo 6C 2300 Mille Miglia del 1938, carrozzeria Berlinetta Touring. Si tratta di un modello di grandissimo prestigio, molto interessante in quanto segnò l’evoluzione degli stilemi tipici della Carrozzeria Touring sul nuovo telaio Alfa Romeo a ruote indipendenti.

Best in Class anni ’40: Alfa Romeo 6C 2500 S, carrozzeria Cabriolet Pinin Farina del 1945. Nel dopoguerra, la Alfa produzione Alfa Romeo ripartì proprio con le fuoriserie carrozzate da Pinin Farina. L’esemplare in questione è uno straordinario pezzo unico, ultimato prima della ripresa postbellica.

Best in Class anni ’50: Lancia Aurelia B24 del 1955, una delle creazioni più sensuali della Carrozzeria Pinin Farina, presentata nella sua versione Spider detta anche “America” e munita in questo caso del hard-top originale.

Best in Class anni ’60: Ferrari 275 GTB 6C del 1965, carrozzeria Berlinetta realizzata da Scaglietti su disegno di Pininfarina. Questo esemplare è tra i pochissimi costruiti in alluminio e munito di motore a sei carburatori doppio corpo.

Best in Class anni ’70: Ferrari Dino 246 GT del 1972, carrozzeria Berlinetta. La Dino 246 è l’evoluzione finale della 206, il primo modello del marchio “entry level” delle Ferrari, in commercio a partire dal 1968. Questa affascinante due posti è una delle sportive più iconiche firmate Pininfarina.

Best of Show: la regina assoluta del 1° Concorso d’Eleganza Città di Trieste è stata l’Alfa Romeo 6C 2300 Mille Miglia del 1938, questa sinuosa Berlinetta realizzata dalla Touring è stata eletta “Best of Show” e si è aggiudicata anche il Trofeo “Concorso di Eleganza Città di Trieste”.

Gli altri appuntamenti triestini. La splendida Piazza Unità d’Italia, nel weekend tra il 14 e il 16 maggio, ha visto un vero e proprio trionfo del motorismo storico. In concomitanza dl Concorso d’Eleganza Città di Trieste si sono svolte altre due importanti manifestazioni relative al motorismo storico: l’apprezzatissima Mitteleuropean Race e la straordinaria esposizione delle Moto Guzzi, allestita per celebrare il centenario del glorioso marchio dell’aquila.

Bilancio positivo. Il Concorso d’Eleganza Città di Trieste è un evento riuscito nel migliore dei modi e ha soddisfatto gli organizzatori e le autorità locali. In tal senso, il Presidente della Giuria e Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani dichiara: “Cercavamo di organizzarla da due anni, ma la pandemia ci aveva bloccato. Ora finalmente siamo qui ed è una grande soddisfazione portare in questa piazza meravigliosa gioielli rappresentativi dell’innovazione di un’epoca tanto fertile nel settore delle automobili. Un sentito grazie alla città di Trieste, che ci ha accolti con la sua straordinaria bellezza”.
Il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza replica: “Siamo in una location fantastica con una piazza incantevole che si affaccia sul mare, la nostra è una città che sta correndo molto in questo periodo. Ringrazio il Presidente ACI, Sticchi Damiani, che ha favorito l’iniziativa di un meraviglioso concorso d’eleganza qui a Trieste. La parola d’ordine è ricominciamo e lo stiamo facendo bene!”

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