L'Asi, Automotoclub storico italiano, può continuare a organizzare gare di regolarità senza richiedere il parere preventivo dell'Aci. Questa, in estrema sintesi, la decisione definitiva del Consiglio di Stato che si è espresso con la sentenza n. 273/2023, pubblicata il 18 luglio.
Ricorso inammissibile. Il Consiglio di Stato ha dunque dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Automobile club italiano, chiarendo che, in base all’art. 9 del Codice della Strada, non spetta al Coni e tantomeno alle sue federazioni affiliate, tra cui appunto l'Aci, il compito di rilasciare un parere preventivo sullo svolgimento delle manifestazioni di regolarità per veicoli storici. Di conseguenza, l'Asi ha la possibilità di organizzarle basandosi sui propri regolamenti.
Causa partita nel 2016. La diatriba a colpi di carte bollate era sorta nel 2016 in occasione della Notturna di Trapani-Coppa delle Saline organizzata dal Club Auto e Moto d’Epoca “F. Sartarelli”, federato Asi, manifestazione contro il cui svolgimento l’Aci si era opposta inviando una nota alla Prefettura di Trapani.
Le pronunce precedenti. Ora la sentenza 73/2023 ha messo definitivamente la parola fine alla questione, anche se si contro le tesi dell'Aci erano già espresse il Tar del Lazio nel 2018 e lo stesso Consiglio di Stato ad agosto del 2022.