Coppa d'Oro delle Dolomiti 2022: un pieno di glamour - Ruoteclassiche
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18/07/2022 | di Redazione Ruoteclassiche
Coppa d’Oro delle Dolomiti 2022: un pieno di glamour
Francesco e Giuseppe Di Pietra, padre e figlio, si sono aggiudicati l'edizione 2022 della Coppa d'Oro delle Dolomiti, uno degli appuntamenti più attesi del Campionato Italiano Grandi Eventi: scopri tutto su Ruoteclassiche
18/07/2022 | di Redazione Ruoteclassiche

Francesco e Giuseppe Di Pietra, padre e figlio, si sono aggiudicati l'edizione 2022 della Coppa d'Oro delle Dolomiti, uno degli appuntamenti più attesi del Campionato Italiano Grandi Eventi.

La Coppa d'Oro delle Dolomiti sarebbe una gara di regolarità classica inserita nel calendario del Campionato Italiano Grandi Eventi, dunque non ci dovrebbero essere dubbi sulla componente agonistica della manifestazione. E infatti, non ci sono: la competizione c'è stata e pure bella accesa. Ma in questo lunghissimo fine settimana di metà luglio, in piena estate verrebbe da dire, è andato in scena anche e soprattutto un evento elegantissimo, di livello adeguato alla bellezza delle montagne che circondano la rinomata località turistica veneta, Cortina appunto.

Tutto al top. Certo è che il rinnovato Grand Hotel Savoia, quartier generale della manifestazione (organizzata dall’Automobile Club di Belluno e dall’Automobile Club d’Italia, con la collaborazione di Club ACI Storico e ACI Sport), ha fatto la sua bella parte nel conferire alla Coppa la giusta dose di glamour, perfettamente intonata alla qualità del percorso - 440 chilometri in tutto - e all'incanto delle Dolomiti, che sono, tra l'altro, patrimonio dell'Unesco.

La prima tappa si è disputata tra i suggestivi scenari del Passo Giau, Val Fiorentina e Belluno, in Piazza dei Martiri, praticamente in pieno centro. Dopo la pausa per rifocillarsi, i concorrenti si sono diretti verso la salita del Nevegal, Ospitale di Cadore e Pieve di Cadore, prima di rientrare a Cortina a metà pomeriggio, in tempo per godersi la Spa dell'hotel, per rilassarsi e prendere un drink prima di cena. La prima porzione di gara è stata decisa da 48 prove cronometrate e tre prove di media, per un totale di 207 km, che hanno visto chiudere la tappa al primo posto provvisorio l'equipaggio ufficiale di Ruoteclassiche, composto da Roberto Crugnola e Francesco Mosconi.

Il sorpasso al vertice della classifica, invece, è arrivato al termine della seconda tappa, dopo una vera e propria rimonta: così, Francesco e Giuseppe Di Pietra, padre e figlio a bordo di una Fiat 508 C del 1938, si sono imposti sull'equipaggio Crugnola-Mosconi, che hanno gareggiato su una Fiat 508 C del 1937. Sul terzo gradino del podio, infine, Matteo Belotti e Ingrid Plebani, su una spettacolare Bugatti 37 A del 1927. Va registrato che le ultime quattro edizioni della Coppa d'Oro delle Dolomiti sono state terra di conquista per gli equipaggi siciliani di Campobello di Mazara: prima con Giovanni Moceri (2019 e 2020), poi con Mario Passanante (2021) e quest'anno, appunto, con Francesco Di Pietra. "Vincere questa competizione per noi è motivo di grande vanto ed orgoglio", ha detto il top driver siciliano, "Questo per noi è un appuntamento chiave per il Campionato Italiano Grandi Eventi, di cui attualmente deteniamo il primato in classifica”.

Esposte a fianco della Conchiglia di Cortina, sono state letteralmente sommerse dal pubblico le regine della terza edizione del Concorso di Eleganza della Coppa d’Oro delle Dolomiti, un momento sempre più sentito dai concorrenti. La giuria ha eletto Best of Show un'Alfa Romeo 6C 1750 GS del 1932, rossa con i rivestimenti interni di pelle verde, probabilmente un omaggio alla nazionalità british del primo proprietario, dell’equipaggio britannico Roberts–Pinchback. A ottenere il secondo premio è stata l’Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce del 1957 dei giapponesi Fukuda–Watanabe, mentre il terzo premio è andato alla Lagonda M45 T8 del 1934 del duo Romanazzi–Ianni.

La domenica mattina, infine, la Perla delle Dolomiti ha ospitato la “Cortina dei Sestieri”, una gara sulla base di otto prove cronometrate, al di fuori della classifica generale della Coppa d’Oro delle Dolomiti: hanno primeggiato Andrea Milesi e Giordano Mozzi su Ferrari F8 Tributo, davanti ad Alessandro Gamberini ed Elena Falciroli su Fiat 514 MM del 1930 e a Francesco e Giuseppe Di Pietra.

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