Auto
29/04/2010
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di
FATTA A PENNELLO
Musetto grazioso, “nasino” alla francese, silhouette snella: un bel passo avanti rispetto alla “4 CV”. Piacque anche da noi, dov’era montata su licenza. In velocità lo sterzo si alleggerisce, in curva il retrotreno “scappa”, ma il motore, un “850” da 26,5 CV Din raffreddato ad acqua, consuma pochissimo. L’alfa la tenne in produzione sei anni, […]
29/04/2010
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Musetto grazioso, "nasino" alla francese, silhouette snella: un bel passo avanti rispetto alla "4 CV". Piacque anche da noi, dov'era montata su licenza. In velocità lo sterzo si alleggerisce, in curva il retrotreno "scappa", ma il motore, un "850" da 26,5 CV Din raffreddato ad acqua, consuma pochissimo.
L'alfa la tenne in produzione sei anni, col proposito di ricavarsi una nicchia fra le popolari Fiat "600" e "1100". Ai tempi, qualcuno metteva zavorra nel cofano anteriore, perché l'avantreno molto leggero offriva poca direzionalità.
La vettura attrae per la linea e per il ruolo avuto nella storia della motorizzazione, ma i costi del restauto sono alti e ricambi di carrozzeria rari.
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