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Ferrari 250 GTO, la prima auto-opera d’arte della storia

A decretare lo status di opera d’arte alla Ferrari 250 GTO è il Tribunale di Bologna, che applica la legge 633/1941 sul diritto d’autore. È la prima volta per un’automobile

Tutto è nato da una richiesta della Casa di Maranello di tutelare il suo capolavoro da una riproduzione messa in cantiere da una società di Modena specializzata in elaborazioni estetiche. Una tutela non solo nei confronti del brand, ma anche del modello.

La prima volta per un’auto. Il Tribunale di Bologna ha accolto l’istanza della Ferrari, assegnando il fascicolo a un Collegio speciale. Sulla base di un valore artistico riconosciuto da “numerosi premi e attestazioni ufficiali”, l’organo competente non ha esitato a deliberare l’assegnazione dello status di opera d’arte alla berlinetta disegnata da Sergio Scaglietti. Applicando la legge 633/1941 sul diritto d’autore, la 250 GTO diventa così a tutti gli effetti la prima automobile-opera d’arte della storia.

Un’icona impossibile da imitare. L’ordinanza della sezione specializzata in materia d’impresa del Tribunale di Bologna ha infatti definito la Ferrari 250 GTO “un unicum nel suo genere, una vera e propria icona automobilistica”.

Vietato copiare. La sentenza è volta a inibire anche la diffusione di disegni o rendering del modello. Come quelli recentemente apparsi sul sito RobbReport.com, realizzati da una società di Modena intenzionata a lanciare sul mercato dieci repliche di 250 GTO al prezzo di 1 milione di euro. Circa 40 in meno dell’esemplare venduto lo scorso agosto da RM Sotheby’s nell’asta di Pebble Beach.

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