Quarantacinque anni fa la Fiat 131 Familiare sdogana una volta per tutte il concetto di giardinetta “tuttofare”. Un’auto adatta tanto al lavoro quanto al tempo libero in famiglia e con gli amici. Senza rinunciare allo stile.
Quando, nell’ottobre 1974, la Fiat presenta la 131 Mirafiori, la nuova media che va a sostituire la 124, nella gamma include subito la versione giardinetta e, come di consueto, la chiama Familiare.
Verso una nuova concezione. In un momento di transizione, in cui si cominciano ad affermare le vetture a due volumi, la Casa torinese, per la sua gamma intermedia, punta ancora sulla tradizione, cercando però di sfruttare l’evoluzione del gusto. Fino a poco tempo prima le giardinette, in Italia, erano state pensate per un impiego commerciale più che familiare e perciò il pubblico le aveva raramente apprezzate.
Manca una via di mezzo… Proprio la Fiat tuttavia, con le prestigiose sei cilindri 1800-2100-2300 Familiare, era riuscita a conferire a queste versioni la connotazione, anche lussuosa, che avevano le grandi station wagon americane dell’epoca. Ma si trattava di modelli troppo esclusivi. D’altronde, sempre in Fiat, non era mancato un esempio di giardinetta più popolare di notevole successo, ovvero la 500 Belvedere. In tempi molto più recenti poi c’era stata la 1300 Familiare, esteticamente riuscita ma decisamente meno apprezzata.
(Come) unire l’utile al dilettevole. Le altre Case italiane invece avevano ignorato questo tipo di vetture, affidandosi tutt’al più a carrozzerie esterne per versioni ritenute di nicchia. A metà degli anni 70, come afferma Quattroruote nell’introduzione delle Impressioni di guida della Fiat 131 Special Familiare 1600 pubblicate nel settembre 1976, “chi viaggia in giardinetta è considerato un automobilista pratico e intelligente, che bada alla sostanza”.
Le rivali europee. Lo sanno già bene i francesi che, antesignani delle giardinette medie moderne, in quel momento hanno a listino la forse un po’ datata ma pur sempre valida Simca 1301/1501 Break, o i tedeschi, che possono contare sulla Ford Taunus Turnier, entrambe curate e accessoriate come le omologhe berline. Ora, la Fiat 131 Familiare si pone in concorrenza diretta con questi modelli, vantando soluzioni estetiche accattivanti, che oggi la fanno apparire meno datata e stilisticamente più interessante rispetto alla berlina.
Parola d’ordine “versatilità”. La gamma, completa, rispecchia quella della berlina e comprende le versioni normale e Special, con motore 1300 da 65 CV e 1600 da 75 CV, anche con cambio a 5 marce o trasmissione automatica. Nella configurazione a 5 posti lo spazio disponibile per i bagagli è di 390 dm³; ribaltando lo schienale del divano posteriore la capacità di carico sale a 1300 dm³. Comodo il portellone che si apre a filo del paraurti.
Sognando l’America. La Fiat 131 Special Familiare 1600, che ha una dotazione davvero completa e tocca i 160 km/h, fa una gran bella figura col suo aspetto da station wagon americana in miniatura, reso più intrigante da tinte insolite come il giallo champagne. Al lancio costa 4.632.000 lire, un prezzo abbastanza abbordabile, che ne consente una notevole diffusione.
Con le corse nel DNA. La Fiat-Abarth poi promuove la 131 Familiare, adottandola come auto ufficiale di assistenza per i rally, con due esemplari speciali nella livrea blu e gialla Olio Fiat, equipaggiati con esclusivi cerchi in lega Cromodora e portapacchi Fapa sul tetto per il trasporto di fusti e ricambi vari. Nel 1978 la 131 beneficerà di un restyling e monterà nuovi motori a benzina bialbero (1300 da 78 CV e 1600 da 96 CV) e due nuovi diesel (2000 da 60 CV e 2500 da 72 CV) ; la berlina sarà ribattezzata Supermirafiori, mentre la giardinetta si chiamerà Panorama e sarà ancora più bella nel tipico azzurro metallizzato dell’epoca.
Una vita da mediano. La produzione cesserà nel 1981. Robusta e performante, spesso equipaggiata con il gancio di traino, questa riuscita giardinetta Fiat è stata comunque sfruttata a fondo dai suoi proprietari, perciò è veramente difficile oggi trovarne degli esemplari in buone condizioni. Per i pochissimi in vendita sono richiesti dai 1500 ai 3500 euro e se si tratta di vetture originali in tutto può valerne la pena; i ricambi essenziali (quelli della meccanica) poi si trovano. Ben ripristinata e tirata a lucido, la Fiat 131 Familiare o Panorama, possibilmente in versione top, può ancora fare la bella figura che faceva un tempo.