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13/02/2018 | di Redazione Ruoteclassiche
Fiat Uno, un debutto spaziale
Per presentare l'auto che avrebbe portato il vento del cambiamento, risollevando le sorti dell'azienda, Vittorio Ghidella scelse una location d'eccezione. Al Kennedy Space Center della Nasa, in Florida, trentacinque anni fa veniva svelata alla stampa mondiale la Uno.
13/02/2018 | di Redazione Ruoteclassiche

Per presentare l'auto che avrebbe portato il vento del cambiamento e risollevato le sorti dell'azienda, Vittorio Ghidella scelse una location d'eccezione. Al Kennedy Space Center della Nasa, in Florida, trentacinque anni fa veniva svelata alla stampa mondiale la Uno. 

Oggi c'è un'automobile in orbita: è la Tesla di Elon Musk. La notizia del lancio di Falcon Heavy, il super razzo di SpaceX - l'azienda aerospaziale fondata dal visionario imprenditore sudafricano - ha fatto il giro del mondo. Un colpo di genio che ha lasciato tutti a bocca aperta, una mossa difficile anche solo da immaginare per la maggior parte delle Case automobilistiche. Il vettore è partito da Cape Canaveral, Florida, rilasciando in orbita una Tesla Roadster, ora diretta verso Marte.

Eppure la sportiva californiana non è l’unica automobile finora “lanciata” dalla base Nasa di Orlando. Se per "lancio" intendiamo la presentazione di un nuovo modello, beninteso. Proprio al Kennedy Space Center, infatti, nel gennaio del 1983 venne  svelata in anteprima mondiale la Fiat Uno, erede naturale della 127.

Bella e spaziosa, con volumi molto ben armonizzati e un tetto più alto della media della categoria (per intuizione di Giorgetto Giugiaro, che l'ha disegnata), è stata una vettura innovativa sotto diversi punti di vista, a partire dal retrotreno completamente rivisto rispetto a quello della sua progenitrice. La piccola due volumi di Torino, con la sua piacevole linea a cuneo, piacque al pubblico fin da subito. E piacque anche alla nostra consorella Quattroruote che, proprio trentacinque anni fa, la promosse come prima della classe.

Un destino curioso quello del progetto Uno, che era nato sotto il segno della Lancia. Sogno nel cassetto di Gian Mario Rossignolo, responsabile del prestigioso marchio torinese, il progetto di questa raffinata utilitaria risale agli anni 70. Da lì a pochi mesi il dirigente della Lancia avrebbe lasciato Torino, a causa di alcuni dissidi con Vittorio Ghidella, da poco amministratore delegato della Fiat. Prima dei saluti, però, Rossignolo lasciò le chiavi del progetto "Uno" a Umberto Agnelli che, a sua volta, passò la palla a Ghidella, già al lavoro sulla vettura che avrebbe dovuto rimpiazzare la 127.

I disegni furono approvati senza esitazioni e l'operazione "Uno" non tardò a partire. Il resto è storia nota, la storia di una scommessa rischiosa (l'investimento fu di mille miliardi di lire) che si rivelò un successo (oltre nove milioni di esemplari) in grado di portare la Fiat fuori dallo stato di crisi in cui versava dalla metà degli anni 70. Dedichiamo alla Uno una gallery, dove troverete anche le immagini - svelate in esclusiva da Quattroruote nel 2010 - della (mancata) versione con il marchio Lancia.

Alberto Amedeo Isidoro

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