Cinquantasei anni fa la Ford Mustang faceva sognare i giovani americani. Oggi la Mustang non è soltanto l’equivalente automobilistico della “fidanzata d’America”, ma è un’autentica icona dell’automobilismo amata in tutto il mondo.
17 aprile 1964. La Ford Mustang debutta in grande stile alla New York Fair: le tre emittenti americane ABC, CBS e NBS mettono in risonanza l’evento, diffondendo le prime immagini della “pony car” nelle case di milioni di americani. La Mustang era una vettura media dalla linea ricercata e accattivante, pensata per i giovani proposta a un prezzo accessibile. In poche ore le concessionarie Ford vennero prese d’assalto e nel primo giorno della sua commercializzazione, furono vendute 22 mila vetture. Nel primo triennio degli anni ’60 il gruppo Ford risentiva degli insuccessi commerciali legati al marchio Edsel e non intendeva perdere ulteriore terreno sul mercato. Un giovane Lee Iacocca ebbe l’intuizione di sviluppare un modello “giovanile”. Il pubblico d’elezione era quello dei “Baby Boomers”, le generazioni nate dopo la guerra. In un periodo in cui l’economia americana sembrava inarrestabile per molti di quei giovani possedere un’automobile diventava un traguardo tanto agognato quanto “possibile”. Il successo della pony car è trasversale, la Mustang è molto ambita anche dal pubblico femminile: la prima campagna pubblicitaria per la stampa venne distribuita sulle riviste per signore.
In tempo record. La gestazione della Mustang risale al 1962 e dopo le prime riluttanze, a Iacocca vennero concessi 18 mesi per sviluppare la futura Mustang; il progetto venne completato prima della scadenza indicata e anche il budget utilizzato si rivelò inferiore a quanto previsto dai vertici dell’azienda. Iacocca decise di utilizzare il maggior numero possibile di componenti presi “in prestito” da altri modelli Ford, come la Falcon e la Fairlane. La prima concept car, una spider con motore centrale denominata “Ford Mustang I” non riscosse particolare consenso, perciò David Ash e Josef Oros, provenienti dai reparti Lincoln e Mercury (entrambi marchi del gruppo Ford), si rimisero all’opera per disegnare una coupè hardtop dalla linea più convenzionale. Elegante ma anche accattivante per il pubblico più giovane: il muso lungo e leggermente squadrato richiamava le prestigiose Lincoln mentre l’abitacolo corto e un po’ arretrato ne sottolineava la sportività. Un concetto prettamente ideale sui primissimi modelli, considerate le sole 3 marce e la potenza modesta del propulsore 6 cilindri. Una lacuna colmata quasi subito con l’adozione dei poderosi motori V8, man mano più potenti.
Furor di popolo. Nel 1964 la Mustang viene scelta come pace-car per la 500 miglia di Indianapolis. Questo modello fece parlare di sé a tal punto da essere la prima vettura a ricevere il premio Excellence in Design indetto dalla Tiffany. La rivista Motor Trend elegge la Ford Mustang “Car of the Year ’64. Ci saranno film, videoclip musicali e campagne pubblicitarie a esaltare l’immagine (già fortissima) della Ford Mustang. L’indimenticabile Steve Mc Queen in “Bullitt” sfreccia tra i saliscendi di San Francisco con una Mustang GT390 del ‘68: l’iconica Fastback coupè in livrea verde Dark Highland Green è la protagonista di alcuni degli inseguimenti più belli della storia del cinema. Siamo nel 1971 e Sean Connery, nel ruolo di James Bond in “Diamonds are forever” abbandona la canonica Aston Martin Db5 in favore di una Ford Mustang Mach I rosso fiammante. Trent’anni dopo, in “Fuori in 60 secondi” è un’altra Mustang a rubare la scena a Nicolas Cage e Angelina Jolie: la bella Eleanor è una Mustang Shelby GT500 grigia con le strisce nere. Ma questa è solo una piccolissima selezione dell’infinita lista di pellicole in cui compare una Mustang…
Evoluzione della specie. Sebbene divise in 6 generazioni principali, le Ford Mustang venivano aggiornate ogni anno sia a livello tecnico che estetico. Sulla prima serie le carrozzerie sono tre: Hardtop, Convertible e Fastback. Dai 105 cv del modello base da 2,8 litri, le potenze salgono fino ai 410 cv della Mustang “Boss 429”. Cifre che potevano lievitare ancora con i vari potenziamenti disponibili. Dal 1970 i tratti somatici della Mustang iniziano a cambiare radicalmente, la linea si fa più tozza e imponente. Dopo il 1973 invece si assiste a un progressivo downsizing: le auto diventano auto più compatte e i motori si fanno più piccoli (anche 4 cilindri) e parsimoniosi per fronteggiare la crisi petrolifera. Fattori che stridono con l’immagine ormai consolidata della Mustang come vettura sportiva. Anche lo stile ne risente e fino agli anni ’90 le Mustang sembrano aver perso un po’ del loro smalto. Tuttavia le prestazioni tengono banco e negli anni ’80 viene sperimentato anche il turbo sulle Mustang “SVO”. Negli anni ’90 la Ford Mustang torna prepotentemente in pista con le versioni più performanti curate dal reparto sportivo “SVT”, ripropongono la denominazione Cobra: giusto per fugare ogni dubbio sul loro temperamento…
La modernità. Nel 2003 la Mustang GT Coupé Concept ispirandosi alla Fastback del 1968, anticipa le linee del modello di produzione. Commercializzata nel 2005 la quinta generazione della Mustang propone motori V6 e V8 con potenze che oscillano tra i 210 e i 500 cv della Shelby GT500 (2007). Non manca poi la variante Convertible, progettata per garantire un’ottima rigidità torsionale senza incrementare il peso del telaio rispetto alla variante coupè. La sesta generazione della Ford Mustang debutta nel 2015: ha una linea più muscolosa e sensuale, più europea se vogliamo. Alla base della gamma la 2.3 Ecoboost, spinta da un motore 4 cilindri da 315 cv pensato proprio per l’Europa; la nuova Mustang è infatti il primo modello a essere venduto in tutti i mercati, una svolta epocale. Altra “rivoluzione” l’abbandono dell’assale a ponte rigido in favore di un più consono multilink, a tutto vantaggio della guidabilità. Dal 2018 la sesta generazione della Mustang può vantare anche un moderno cambio automatico a 10 rapporti, introdotto con il restyling, in luogo del precedente 6 marce.
Iconica. Nel 1999 la Ford Mustang è stata inserita tra le 100 auto più rappresentative del XX secolo: la Mustang è la sportiva più venduta del pianeta. La Ford Mustang ha totalizzato più di 630 mila esemplari nella sola sesta generazione, venduta dal 2015 ad oggi. L’ultimo dei tanti traguardi raggiunti in oltre mezzo secolo di onoratissima carriera: un lasso di tempo in cui la Mustang ha saputo rinnovarsi conquistando milioni di appassionati in tutto il mondo. Per la Mustang oggi ci sono cinquantasei candeline da spegnere, invece non si spegnerà la passione di tutti gli estimatori della “cavallina” d’America, uno dei modelli più longevi e più amati della storia dell’automobile.