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[Gareclassiche] Valli e Nebbie, un’edizione da applausi

Non è una gara. Non è un raduno. Però è un po’ di entrambi ed è soprattutto un’occasione unica per vivere al 100% la particolare atmosfera che caratterizza il territorio ferrarese: un connubio di arte, cultura, storia e natura condito, ovviamente, con olio, benzina e grasso quanto basta.

Il club locale Officina Ferrarese non ha alcuna intenzione di cambiare la formula del suo “Valli e Nebbie”, dal momento che di anno in anno continua a riscuotere sempre più successo. Una novantina gli equipaggi che hanno partecipato a questa ventinovesima edizione, portando sulle strade del Delta del Po altrettante auto storiche di ogni tipo ed epoca, da una Itala del 1922 ad una Ferrari del 1992. Settant’anni di storia a quattro ruote raccontati da una carovana che in due giorni (sabato 24 e domenica 25 marzo) ha macinato – sempre senza fretta – quasi 270 chilometri di un percorso immerso tra terra e acqua (vista la particolare, se non unica, conformazione di questo territorio).

Tecnicamente, l’evento clou del sodalizio estense viene definito “turistico culturale con rilevamenti di passaggio” e fa parte del calendario Asi. Per aggiungere un po’ di pepe al tour, sono state quindi inserite 13 prove speciali di regolarità: quella classica, con i pressostati e la strumentazione analogica a lancette. Una gara all’antica per far divertire tutti, non solo i professionisti del cronometro. I vincitori sono stati i sardi Alessio Bellisai e Valentino Poddi su Alfa Romeo Giulietta Spider del 1957; tra le prove è stata anche inserita anche quella valida per il Trofeo Promotor, vinto da Alessandro Ciapparelli e Francesca Maffini che, con la loro brillante Fiat 501 Corsa del 1923, sono stati i più bravi sul circuito di Adria, dov’è stato allestito questo particolare tratto cronometrato.

L’agonismo non è certo stato il sentimento prevalente del Valli e Nebbie, dove da sempre si vive uno straordinario spirito di gruppo, in primis tra i soci dell’Officina Ferrarese che partecipano attivamente all’organizzazione e alla gestione dell’evento coordinati dal presidente Riccardo Zavatti. In perfetto stile british, Valli e Nebbie 2018 si è aperto con una cena all’interno della sede del club, nel centro storico di Ferrara, una vera e propria club house pensata e vissuta come una seconda casa per gli appassionati: qui, infatti, ci si incontra per fare salotto, per assistere ad incontri con personaggi di spicco del motorismo, per consultare la biblioteca (che a breve verrà arricchita dalla collezione completa di Quattroruote donata da un socio) e per svolgere le varie pratiche di segreteria.

Molto interessanti, poi, la visite al Museo Regionale della Bonifica di Cà Vendramin ospitata in una vecchia idrovora, la tradizionale cena di gala all’interno degli imbarcaderi del Castello Estense di Ferrara, la tappa al Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese e il gran finale presso il Museo Magi ‘900 di Pieve di Cento: uno scrigno che ospita la straordinaria Collezione Bargellini, composta da centinaia di opere tra sculture e dipinti, di autori come Guercino, Morandi, Carrà, Casorati, De Chirico, Depero, Guttuso, Modigliani, solo per citare i più famosi.

CLASSIFICA FINALE

  1. Bellisai-Poddi Alfa Romeo Giulietta Spider (1957)         323,4 penalità
  2. Sandrolini-Giordano Rover P5 (1964)                               377,2
  3. Lenzi-Amadini Fiat 850 Spider (1966)                              381,8
  4. Piantelli-Montaldi Bentley Speed Model (1926)              466,2
  5. Trombetta-Trombetta Porsche 912 (1967)                        501
  6. Prandoni-Innocenti Mercedes-Benz 280 SL (1979)        519,1
  7. Roncolato-Roncolato Lancia Flavia Coupé (1965)           545,8
  8. Fabbri-Fabbri Alfa Romeo 2000 Spider (1959)                572,4
  9. Marchi-Vincenti Porsche Carrera 3.0 (1975)                     577,5
  10. Tinelli-Tirone Jaguar MKII (1967)                                      617,9

Testo di Luca Gastaldi, Foto di Luca Gastaldi e Luca Marconetti

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