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17/10/2016 | di Redazione Ruoteclassiche
Gare di regolarità, il Garante riconosce il conflitto di interessi Aci
Continua la querelle tra Aci e Asi in tema di organizzazione di gare di regolarità non agonistiche. L’Autorità della Concorrenza rileva la presenza di un potenziale conflitto d'interessi su questo argomento da parte dell’Aci, e gira il tutto a chi ha la competenza per emettere un giudizio definitivo. Tutto rinviato quindi, anche se i tempi si allungano...
17/10/2016 | di Redazione Ruoteclassiche

Qualcosa si sta muovendo nell’annosa querelle che coinvolge Aci e Asi in merito al presunto monopolio Aci nell’organizzazione di gare di regolarità non agonistiche. Un recente comunicato dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sollecitata in merito da dieci club aderenti all’Automotoclub Storico Italiano, sostiene infatti che “L’Autorità ha valutato i fatti denunciati e le loro possibili implicazioni rilevanti dal punto di vista della tutela della concorrenza e ha ritenuto di inviare a Governo, Parlamento e al Ministero competente una segnalazione ex art. 21 della legge n. 287/90 riguardante i problemi concorrenziali riconducibili all’articolo 9 del Codice della Strada e alla prassi applicativa rappresentata dalle Circolari Ministeriali annuali (da ultima la circolare 806/2016). In particolare sono state evidenziate le criticità derivanti dal coinvolgimento dell’Aci nell’iter autorizzatario disciplinato dalla richiamata disposizione, in ragione del conflitto di interessi connesso al duplice ruolo di parte attiva nel processo di autorizzazione e di organizzatore, tramite le proprie articolazioni locali, di eventi sportivi automobilistici”.

Nella sostanza, l’Autorità della Concorrenza rileva la presenza di un potenziale conflitto d'interessi su questo argomento da parte dell’Aci, e gira il tutto a chi ha la competenza per emettere un giudizio definitivo. Tutto rinviato quindi, anche se i tempi si allungano. Resta il fatto di una “pronuncia” importante per gli organizzatori delle gare di regolarità Asi che per lo meno ottengono un riconoscimento ufficiale al loro ricorso.

A tale proposito, in un loro comunicato, i club che hanno presentato ricorso all’Autorità constatano con una punta di polemica come si sia notata in questo ricorso l’assenza proprio dell’Asi: “il mancato appoggio ufficiale dell'Asi, che ben poteva intervenire ad adjuvandum nel ricorso presentato dal gruppo di club federati, i quali si sono fatti carico da soli delle relative spese di lite quando invece la questione trattata era di interesse comune a tutti i club federati Asi”. Questi i Club ricorrenti: Club Orobico Auto Moto D'epoca; VAMS -  Auto Moto Storiche Varese; CMAE - Club Milanese Automoto veicoli d'epoca; Gams - Gallarate Auo Moto Storiche; VCCC - Veteran Car Club Carducci; VCCC - Veteran Car Club Como; CAMEF - Circolo Auto e Moto d'epoca Frusinate; Antiquariauto; Vcc Ligure; Amams.

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