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Gooding & Co. torna con intenzioni bellicose

A tre mesi esatti dall’ultima fortunata asta online (solo nove vetture, un minimo storico) la californiana Gooding & Co. torna a far sentire la sua presenza nel settore delle auto da collezione con un incanto carico di modelli prestigiosi. Vendita che si concluderà venerdì sette maggio nella quale sono offerti 47 lotti di auto e un’altra quarantina di automobilia varia.

Numerose le auto europee in vendita, in gran parte sportive, tra le quali spiccano due Ferrari molto rare e tre tedesche di prestigio. Tutte del dopoguerra. Anche i prezzi sono insoliti per un’asta online, piuttosto elevati, ma il prestigio della Casa d’aste e la storia documentata delle protagoniste offrono le giuste garanzie anche per chi acquista la lontano senza aver potuto visionarle di persona.

La più rara in assoluto. La probabile reginetta dell’incanto è una Ferrari 275 GTB/4 del 1967, telaio 10025, stimata tra i 3,1 e i 3,7 milioni di euro, una delle 16 prodotte da Scaglietti con carrozzeria in alluminio. Si tratta del nono esemplare costruito. All’epoca fu consegnata nuova in Svizzera nella combinazione di colore Celeste, con interni in pelle Blu. Passò poi nelle mani di Tom Mead, noto designer Usa, che la customizzò montando un bocchettone di rifornimento da competizione e ruote a raggi Borrani da gara, che conserva ancora oggi. Fu invece Pat Hart, pilota e collezionista di Seattle, suo terzo proprietario, a volerla in una livrea rosso scuro con tappezzeria beige chiaro, come si presenta oggi. Gooding la definisce in “condizioni eccezionali”, con motore e numeri corrispondenti.

L’altra Ferrari da sogno. Spesso è stata utilizzata come donatrice di organi per ricostruzioni di modelli più prestigiosi; oggi invece un esemplare di Ferrari 250 Europa GT in ordine, dal punto di vista dell’originalità storica, ha una dignità collezionistica di grande pregio e quotazioni adeguate. Non a caso questo esemplare, telaio 0413 GG, viene giudicato come “il migliore esempio di 250 Eutopa GT sopravvissuto e tra le Ferrari meglio conservate degli anni ’50”. La 0413 GT è la 29ma delle 43 Europa GT costruite. Fu consegnata nuova al concessionario Ferrari ufficiale di Genova, Parauto Srl, nel 1955, destinata a uno dei primi mecenati della Ferrari, Enrico Wax. Si dice che Wax, un ricco industriale genovese, acquistasse ogni anno una Ferrari nuova e che la facesse personalizzare. In questo caso di diverso c’è il quadro strumenti e il fanale posteriore. Oltre al colore Grigio Metallizzato con rivestimenti in pelle arancione. Il secondo proprietario la esportò in Usa nel 1960 e la tenne senza usarla fino al 2020, anno della sua scomparsa. Pare che la vettura abbia percorso nella sua vita solo 33.671 chilometri. Originalissima, viene offerta con una stima variabile da 1,8 a 2,2 milioni di euro.

L’icona Bmw. A contendere alle due Ferrari un ruolo da protagonista c’è innanzitutto una Bmw 507 Serie II del 1957, stimata tra 1,8 e 2,3 milioni di euro. Corpo in alluminio, motore V8 da 3,2 litri, sospensioni indipendenti, freni a tamburo e cambio manuale a quattro velocità, queste Bmw hanno miscelato con successo una linea elegante e sportiva con prestazioni da vettura da corsa. Hanno infatti gareggiato con successo nelle gare più importanti tra le quali la Mille Miglia. Tra il 1956 e il 1959 furono prodotti solo 254 esemplari. Le versioni della Serie II, come questo in vendita, furono originariamente sviluppati separatamente come modello per il mercato americano e divennero standard a metà del 1957. Questa 507, telaio 70073, è stata originariamente consegnata nuova a Roma, poi esportata negli Stati Uniti. Proposta in ottime condizioni è uno dei rari esemplari con tutti i numeri e i particolari originali.

Ci sono anche loro. Tra le altre rarità in vendita: una Mercedes-Benz 300 SL Roadster del 1961 (stimata 900.000 – 1.000.000 di euro), un esemplare molto ricercato con freno a disco, prodotto in circa 270 esemplari; una Porsche 918 Spyder del 2015 (stimata 750.000-830.000 euro) con solo 1.400 miglia da nuova; una Porsche 968 Turbo S Blood Orange del 1993 (830.000-1.000.000) versione rarissima della Turbo RS da competizione, una delle 14 costruite e prima ad essere offerta in un’asta; una Porsche 993 Turbo S Speed ​​Yellow del 1997 (500.000- 580.000) venduta senza prezzo di riserva e con solo 6.000 km percorsi.

Last but not least Per chi è a caccia di rarità più a buon mercato, l’asta di Gooding offre un minibus Romeo 2 Autotutto Alfa Romeo del 1961, utilizzato per l’assistenza alle corse e stimato 50.000-66.000 euro; oppure un dune buggy  Meyers Manx del 1968, uno dei 2500 prodotti e completamente restaurato nel 2020 (25.000-40.000 euro); e non ultima, una Jaguar D-Type in scala 2:3, versione per bambini della leggendaria D-Type vincitrice a Le Mans per tre anni consecutivi dal 1955 al 1957. È stimata dai 15.000 ai 20.000 euro. Tutte le vetture e le modalità di acquisto sono consultabili sul sito Gooding & Co

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