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I gioielli della Collezione Lopresto sbarcano in Svizzera

Al Museo dei Trasporti svizzero di Lucerna sta per andare in scena il design italiano degli anni Settanta con nove prototipi e rarità della Lopresto Collection.

Futurismo a quattro ruote. Angoli. Linee decise. Forme a cuneo. Una mostra a Lucerna celebra il design italiano di automobili degli anni Settanta che di colpo ha stupefatto il mondo dopo decenni di tratti morbidi e sinuosi. Una fantasia al potere che ha generato una moltitudine di proposte e di idee futuristiche dei carrozzieri italiani, destinate, in quel periodo di grandi cambiamenti, ai più importanti costruttori. Non a caso per la locandina dell’evento, che si intitola “Italo Design 1968-1978”, è stata scelta come simbolo la Lancia Sibilo Bertone, che rappresenta l’evoluzione più estrema di prototipi squadrati come la Lamborghini Bravo e l’Alfa Romeo Navajo, nati da un guru del design come Marcello Gandini.

 

 

Nove pezzi da novanta. Presentata al salone di Torino nell’aprile 1978, la monovolume è oggi marciante e appartiene alla Lopresto Collection, da cui provengono altri otto prototipi e rarità in esposizione. Qualche esempio? L’Autobianchi A112 Giovani, vetturetta da spiaggia di Pininfarina. Basata sul telaio piccolo ed economico della A112, ha debuttato al Salone di Ginevra 1973 con una vistosa verniciatura tricolore. Nonostante il successo ottenuto, però, e malgrado la sua capacità di combinare stile e praticità, non ha mai imboccato la via della produzione in serie.

Maestri di stile. Ancora, fra gli altri, alla mostra si potrà vedere da vicino il prototipo della De Tomaso Pantera II 7x allestito dalla carrozzeria torinese Ghia, restaurato secondo il disegno originale del 1973 di Ton Tjaarda. La rassegna, nel Museo Svizzero dei Trasporti-Verkehrshaus e aperta fino ad aprile 2019, comprende creazioni anche di Italdesign e Zagato firmate da maestri come Giorgetto Giugiaro, Diego Ottina ed Ercole Spada. L’inaugurazione è fissata alle ore 17.3o di venerdì 19 ottobre presso il Padiglione del Trasporto Stradale del museo in Lidostrasse 5. Per maggiori informazioni, visitate il sito del museo.

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