Il Quadrifoglio, simbolo del motorismo sportivo targato Alfa Romeo, compie novant’anni. La sua prima apparizione fu sul cofano dell’Alfa “RL TF” con cui Ugo Sivocci vinse la Targa Florio del 1923, anche se un quadrifoglio molto simile comparve nello stemma della X Squadriglia da bombardamento Caproni (impegnata in audaci azioni durante la prima guerra mondiale), molto prima di diventare parte integrante delle effigie dell’Aeronautica Italiana.
Proprio in seguito al fortunatissimo debutto sull’auto di Sivocci, gli uomini del Portello decisero di adottare quel simbolo beneaugurante per tutta l’attività agonistica delle loro auto. Alla fine degli anni Venti è proprio il Quadrifoglio a distinguere le Alfa della casa madre da quelle gestite dalla Scuderia Ferrari, che hanno invece come simbolo il Cavallino Rampante. Da allora i suoi successi non si contano: dai titoli iridati in Formula 1 di Farina e Fangio, nel 1950 e ’51, con le Alfa Romeo “158” e “159” ai trionfi degli anni Sessanta (associato ai colori dell’Autodelta) con la “Giulia TI Super”, la “TZ”, la “GTA”, la “33”, fino ai due campionati del mondo del 1975 e del 1977, rispettivamente con la “33 TT 12” e la “33 SC 12” e alle vittorie nel Superturismo del 1993 con la “156”.
Il simbolo ha però contraddistinto in tutti questi anni anche la produzione di serie, nei suoi modelli più performanti, con le versioni “Verde” e “Oro” (riservato, negli anni Ottanta, agli allestimenti più rifiniti).