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IN EDICOLA CON LE STAMPE DI BRACQ

Il fascino delle automobili più esclusive esaltato dalla mano dei grandi artisti: la motoring art è ormai, anche da noi, una branca molto apprezzata del collezionismo. Tanto da ritornare periodicamente anche nelle nostre iniziative editoriali: ultima in ordine di tempo, quella che da settembre proporrà, in allegato a Ruoteclassiche (a soli 4,80 euro in più) quattro preziose tavole in carta pregiata formato 34 x 45 cm, firmate dal celebre designer Paul Bracq.

Entusiasta promotore dell’arrivo in Italia di questa forma espressiva che unisce arte, design e motori fu, negli anni 60, proprio Gianni Mazzocchi, storico editore e direttore di Quattroruote. Alla sua straordinaria sensibilità d’imprenditore si devono le prime apparizioni su Quattroruote dei lavori di grandissimi artisti, molti dei quali approdati poi alla alla guida dei centri stile dei maggiori marchi. Qualche nome? Alfredo Zanellato e Bruno Sacco, già protagonisti, con le loro tavole, del calendario di Ruoteclassiche del 2006. E naturalmente Paul Bracq, autore delle quattro splendide stampe in uscita a settembre. Gli originali, datati intorno agli anni 60, appartengono oggi alla Collezione privata di Giovanna Mazzocchi (nella foto), presidente dell’Editoriale Domus.

Otto le auto rappresentate, tutte di grande classe, tutte destinate all’epoca a far sognare; nelle loro forme s’intuisce già il germe della modernità, l’anelito alla velocità e all’esclusività. Nel primo dei due “trittici” sono rappresentate tre Bugatti: il prototipo di una “Type 41 Royale Coupé Napoleon” (1930), il più prestigioso modello della Casa di Molsheim (costruito in 6 esemplari); una sportivissima “Type 57S Atlantic” (1937), di cui furono realizzati appena tre pezzi; una “Type 55 Roadster” (1931) nella sua tipica livrea bicolore. Il secondo terzetto propone, invece, altrettante dream car americane degli anni 30-60, due delle quali vetture personali di Harley Earl, capo del reparto Art and Color della General Motors: una Buick “Y-Job” (1939), una General Motors “Lesabre” (1951) e una GM “Firebird IV” (1964). Nelle tavole singole compaiono una Horch “670” (1931) e una sontuosa Mercedes-Benz “SSK” (1928).

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