Il numero 400 di Ruoteclassiche si presenta rinnovato nella grafica, arricchito nei contenuti e impreziosito da nuove, prestigiose firme (in edicola dal 2 aprile, 6 euro).
E partiamo proprio dai volti inediti che troverete all’inizio della rivista: c’è Miki Biasion che da questo numero racconterà la sua avventurosa, strepitosa vita nel rally. Partendo dalla sua passione per le auto. Questione di dna. E poi ci sono Carlo Ludovico Borromeo, poliedrico imprenditore, che ci spiegherà i cambiamenti del nostro mondo. E torna in modo puntuale anche Tomaso Trussardi: i suoi pensieri liberi saranno incentrati sulle tendenze del settore heritage.
Lettori in pista. Ma veniamo alle protagoniste di Ruoteclassiche: le auto. Con una premessa: approfittando di questa celebrazione, abbiamo deciso di fare un regalo ai lettori. Una rubrica inedita è “C’è pista per te”: un invito ai nostri amici appassionati di indicarci la top five dei loro sogni automobilistici (basta scrivere alla mail lettoriinpista@ruoteclassiche.it) e Ruoteclassiche tramuterà il sogno in realtà, portandoli in pista per un giorno con la vettura del cuore. Ha cominciato Max Morri, da Rimini, che si è emozionato con una Lancia Fulvia Sport 1.3 S Zagato. Un ricordo delle lunghe estati sulla Riviera Romagnola: è venuto con noi all’autodromo di Vairano e non se ne sarebbe mai andato via.
Bellissime a cielo aperto. Dalla copertina ammicca un’autentica regina del passato: la Ferrari 340 MM, telaio #0294AM del 1953. Nata negli anni 50 per dominare la categoria Sport, collezionò vittorie importanti in tutto il mondo. L’esemplare che proponiamo ai lettori nacque con la linea Touring e venne poi ricarrozzato da Sergio Scaglietti con la fisionomia della 750 Monza.
Sveliamo poi il ritrovamento di una Mercedes-Benz 190 SL del 1962. Ben conservata, un solo proprietario, 30.000 km in 60 anni… una storia affascinante.
Confronti. Il test a test è una sfida casalinga tra due capolavori di tecnica sportiva dell’Alfa Romeo: una 155 V6 TI del 1993 e una 156 2.0 T.S. Superturismo del 1999. Altre storie interessanti riguardano una Peugeot 205 1.1 Style del 1991 che in tutta la sua vita ha percorso… 65 km; una 911 2.0 S Targa del ’68, miglior restauro Porsche 2021, il cui primo proprietario è stato niente meno che Giacomo Agostini; due generazioni di Subaru Outback (1999 vs 2022). E non è finita perché riprendiamo un Maggiolino di cui avevamo parlato l’anno scorso: fermo dagli anni 90 era stato recuperato ma occorreva sottoporlo a restauro. Eccolo allora, ritornato a nuova vita dopo un sapiente ripristino che vi documentiamo fase per fase.
Collezioni ed eventi. Un altro sogno? La strepitosa collezione Maserati (e non solo) della famiglia Panini alle porte di Modena. Non siamo mancati agli appuntamenti di The Ice, il più esclusivo concorso d’eleganza di storiche sul lago ghiacciato di Saint Moritz, e della Coppa delle Alpi, dove l’equipaggio di Ruoteclassiche su Fiat 508 C si è piazzato al secondo posto.
Le nostre auto. Un’altra novità riguarda le auto della nostra redazione: mese dopo mese vi racconteremo le avventure con le nostre amiche heritage. C’è Gaetano Derosa alle prese con la sede di una valvola compromessa sulla sua Giulia 1600 Sprint. E c’è la Fiat 1300 del direttore David Giudici (e della sua famiglia) rimessa in moto dopo un po’ di tempo che reclama attenzione per qualche noia di carburazione.
Vecchie conoscenze. Poi ritrovate le usuali rubriche, i libri, l’arte in chiave motoristica, i modellini, gli appuntamenti, le notizie da non dimenticare, le aste che hanno spuntato prezzi stratosferici per leggende del passato, l’evoluzione del mercato, le auto da collezione su cui puntare, le classifiche delle gare minori, il nostro listino… Buona lettura!