Altro che Ferrari o Lamborghini: a Mumbai e dintorni una delle auto più à la page, almeno fino a una quindicina di anni fa, era la Fiat 1100. Simbolo dell’Italia felix che si mise in moto negli anni ndel boom economico, la berlina torinese è stato un successo senza precedenti nel subcontinente asiatico. Là infatti la 1100 è stata prodotta fino al 2000.
Un successo insperato e inspiegabile anche agli occhi della stessa Fiat: la vettura da esportazione, pensata per il mercato pakistano, conobbe una florida stagione indiana. Dal 1967 in poi il costruttore locale Premier ne rilevò la catena di montaggio per produrne la sua versione, denominata Padmini, quasi del tutto identica all’originale se si fa eccezione per il motore da 48 Cv invece che da 55.
Un fenomeno di costume che ha fatto assurgere la popolare berlina allo status di auto di culto. E anche di oggetto da collezione. Quest’anno infatti, per la nona volta, le strade di Mumbai a dicembre hanno visto la sfilata organizzata dal Fiat Classic Car Club of India cui hanno partecipato 25 esemplari di 1100 prodotti in India.
Al carosello hanno partecipato alcuni esemplari datati e conservati in modo impeccabile (come la 1100 del 1954) ma anche alcuni più recenti, come una Premier Padmini del 1993 con appena 13mila chilometri all’attivo. Nel mezzo, una lunga serie di insospettabili classic car, come la 1100 Elegant (1956-57), la Fiat 1100 Select (1958-1962), la 1100 Super Select (1963-1964) e la 1100 Delite (1965-1973).
Marco Gentili