Ivry, una Mercedes-Benz W126 in "sospeso". - Ruoteclassiche
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12/12/2019 | di Giancarlo Gnepo Kla
Ivry, una Mercedes-Benz W126 in “sospeso”.
Mercedes-Benz Classe S W126 "appesa" alla facciata del parcheggio dell' Officina Mannes
12/12/2019 | di Giancarlo Gnepo Kla

I passanti di Avenue Mitterrand a Ivry-sur-Seine (Francia) hanno spesso gli occhi rivolti al cielo. Perchè? Presto detto, per via della Mercedes-Benz W126 Classe S "appesa" alla facciata del parcheggio del Garage Mannes, al civico 36.

Anche il quotidiano francese "Le Parisien" parla dell'installazione di Dimitri Tsykalov, montata il 24 ottobre ed inaugurata lo scorso 9 dicembre: un'auto, una Mercedes-Benz W126 Classe S, ancorata a testa in giù con una sospensione a forma di gruccia appendiabiti. Maniera tanto singolare quanto efficace per pubblicizzare il know-how del Garage Mannes, un'officina specializzata da più di trent'anni in vetture tedesche, in particolare Mercedes-Benz e Smart.

L' artista. Dimitri Tsykalov, classe 1963 è un artista russo formatosi all'Istituto Poligrafico di Mosca e residente a Parigi.
Le sue opere spaziano dalle arti visive alla scultura, ciò che caratterizza maggiormente i suoi lavori è la scelta dei materiali. Tsykalov utilizza materie biologiche come legno, frutta, ortaggi e carne animale. Le composizioni, dal forte impatto visivo, mirano a sconvolgere lo spettatore. L'intento è denunciare ciò che maggiormente mette a rischio l'umanità e la natura: l'uomo stesso.

L' opera. Per l' installazione è stata scelta una Mercedes-Benz W126 Classe S in colore Nautic Blau (cod. 929), l'auto priva di interni e meccanica è stata ancorata alla facciata del parcheggio del Garage Mannes in Avenue Mitterrand 36 a Ivry.
"Ha svolto bene il suo lavoro ma ha fatto il suo tempo. E poi, non è meglio lei di un normale manifesto pubblicitario?" raccontano dall'officina. I proprietari avevano pensato a questa trovata nel 2013 ma erano necessari dei tempi tecnici per progettare una sospensione che garantisse la tenuta dell' auto (che priva di interni e meccanica pesa circa una tonnellata) oltre a tutti i permessi necessari per l'installazione su una via pubblica. E' valsa la pena aspettare, considerando tutti i curiosi che la fotografano e la notorietà mediatica che ne è scaturita.

I precedenti. Quella della Mercedes-Benz "appesa" a quanto pare è proprio una mania della Mannes, all'interno del salone è infatti presente un altro esemplare di W126, rosa, ancorato a una parete e utilizzato come "tela" da dipingere.
In Francia sembra quasi una tradizione consolidata, infatti anche altri artisti hanno scelto il tema automobili in sospensione: Royal de Luxe (Jean-Luc Courcoult) a Nantes, ha inserito una Fiat 500 vermiglia tra le installazioni sulle pareti verticali degli edifici nel quartiere Bellevue durante la rassegna intitolata "Monsieur Bourgogne"; mentre Benedetto Bufalino è noto per utilizzare automobili come base di partenza per le sue opere, tra le quali ricordiamo l'Audi 80 e la Peugeot 406 usate come lampioni urbani.

Il modello. Ricorrono quest' anno i 40 anni della Mercedes-Benz W126 Classe S, presentata all'IAA di Francoforte nel settembre 1979, è un modello molto importante per Mercedes-Benz e per l'intera produzione automobilistica, essendo la prima auto europea ad offrire l'airbag. Su questo tema è necessario aprire una piccola parentesi, infatti sebbene Mercedes-Benz lavorasse al progetto già dalla fine anni '60, altri costruttori proposero ufficialmente dei dispositivi analoghi: un primo cuscino d' aria venne presentato sulla showcar di Pietro Giacobbi Synthesis 2000, disegnata da Tom Tjaarda su base Lancia Flavia (1970) e nel 1973 sulla Oldsmobile Toronado comparve (a richiesta) un primordiale airbag, introdotto successivamente anche sulle Buick e Cadillac di alta gamma. La scarsa affidabilità del dispositivo sui modelli GM determinò un ritiro prematuro lasciando alla Stella a tre punte il "primato"per questa dotazione di sicurezza che a distanza di quarant'anni è divenuta standard su tutte le automobili stradali.

Stile italiano, DNA teutonico. Lo stile della W126, ammiraglia Mercedes-Benz, venne affidato a Bruno Sacco. Il designer friulano disegnò una vettura molto slanciata per l'epoca, scevra dei"barocchismi" della precedente W116: i paraurti avvolgenti in poliuretano e i montanti posteriori molto inclinati contribuirono ad ottenere un'aerodinamica da record, con un Cx pari a 0,36, segnava il valore più basso tra quello delle berline coeve. Anche dal punto di vista dinamico la Classe S si confermava leader del segmento superiore, potendo contare anche sull'ABS, offerto di serie.

Presidenziale per vocazione. La W126 è stata inoltre tra le primissime auto progettate al CAM/CAD, segnando l'avvento dell' informatica nella progettazione automobilistica. Una speciale 500SEL Guard dotata di tetto apribile e poltrona singola venne donata a Papa Woijtyla nell' estate del 1985. Altri illustri personaggi che hanno viaggiato su una W126 sono: Nelson Mandela, Presidente della Repubblica Sudafricana e Premio Nobel per la Pace, alla sua liberazione viaggiava su una 500SE rossa (cod. 566 Signal Red) così come il Presidente della Repubblica Federale di Germania, Helmut Kohl, tra i protagonisti della Riunificazione della Germania. La sua 500 SEL, in dotazione alla Cancelleria della Repubblica Federale di Germania (oggi custodita al Museo Mercedes-Benz di Stoccarda) ha all' attivo ben 650.000 km, un chilometraggio notevolissimo per qualsiasi auto ma a dir poco impressionante nel caso di un' auto di rappresentanza.

"S" come sicura. Citare la lunghissima lista di tutti personaggi correlati a questo modello e le apparizioni cinematografiche della Mercedes-Benz W126 è quasi impossibile. Però è importante ricordare un aneddoto drammatico della cronaca nostrana, accaduto a Roma nel 1993 durante la tragica stagione delle stragi di Mafia e noto come "attentato di Via Fauro": al passaggio della vettura su cui viaggiavano il conduttore Maurizio Costanzo e l' attuale moglie Maria De Filippi venne fatta esplodere una Fiat Uno che distrusse una 60ina di vetture parcheggiate, danneggiando i palazzi e persino una scuola adiacente. Fortunatamente non ci furono vittime e tutti gli occupanti uscirono incolumi dalla vettura, una Mercedes-Benz W126 280SE (anche questa di colore blu scuro) che tra l' altro era sprovvista di blindatura...

Numeri. Le poche critiche iniziali mosse all' eccessiva sobrietà del modello svanirono presto: tra il 1979 ed il 1991 la vettura venne prodotta in 818.000 esemplari, numeri che la rendono la Classe S più venduta di sempre. Dato significativo se consideriamo il costo non indifferente che avevano questi modelli. Non tutti sanno che laMercedes-Benz W126 Classe S venne prodotta anche a East London (Sudafrica) dove la produzione è continuata per altri 3 anni, fino al 1994, parallelamente alla successiva W140. Proprio da questo stabilimento uscì, nel luglio del 1990 la 500SE per Nelson Mandela. Dalla berlina derivò la bellissima coupè "SEC" (1981), opera di Sacco anche questa e considerata una delle icone indiscusse degli anni '80.

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