Non una semplice rievocazione storica, ma una leggenda dell’automobilismo mondiale: si prepara a scaldare i motori la “London to Brighton Veteran Car Run”, durante la quale ogni anno oltre 400 equipaggi provenienti da tutto il globo si danno appuntamento per ripercorrere la prima corsa del mondo, disputata nel Regno Unito tra il 1896 e il 1903. Possono partecipare vetture costruite entro il 1° gennaio 1905 che ogni prima domenica di novembre si radunano all’alba nel cuore di Londra, a Hyde Park. Da lì parte l’affascinante percorso di circa 60 miglia che separa la capitale inglese dalla città costiera di Brighton. Quest’anno, per la prima volta, sarà presente anche l’Automotoclub Storico Italiano (Asi), affiancato da importanti rappresentanze nazionali come il Museo Nazionale dell’Automobile, la Scuderia Sant’Ambroeus, il Veteran Car Club Torino e il Veteran Car Club Ligure.
L’Italia protagonista alla London–Brighton
A rappresentare l’Asi saranno il presidente Alberto Scuro e il consigliere federale Marco Galassi, a bordo di una De Dion-Bouton “Vis-à-Vis” del 1901, recentemente acquisita dalla Federazione per celebrare le origini della locomozione. La vettura conserva la sua targa originale “63-72”, il cui primo numero indicava allora la città di Torino. Fu infatti acquistata dal Conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, pioniere dell’automobilismo italiano: promotore nel 1895 della Torino-Asti-Torino, la prima competizione automobilistica nazionale; ideatore nel 1898 del primo Salone dell’Automobile; cofondatore dell’Automobile Club Torino, della Ceirano (1898) e, l’anno successivo, della Fiat. Insomma, una vera personalità in carriera, nonostante fossimo agli albori del motorismo. Dopo la sua prematura scomparsa, avvenuta nel 1904, l’auto rimase per oltre sessant’anni nella tenuta piemontese di famiglia, passando poi di mano solo due volte. Le sue eccezionali condizioni di conservazione le valsero nel 2007 il titolo di “Best in Show” proprio alla “London to Brighton”.
Un simbolo della pionieristica industria automobilistica
La De Dion-Bouton “Vis-à-Vis” venne presentata nel 1899 dalla casa francese di Puteaux, fondata nel 1893 dopo un decennio di esperienze nel campo delle macchine a vapore. I suoi omonimi fondatori credettero nel motore a scoppio, intuendo che rappresentava il futuro dell’automobile e nel 1894 realizzarono il loro primo propulsore a benzina, costituito da un monocilindro da mezzo cavallo di potenza, che nelle successive evoluzioni raggiunse i 4,5 CV, come nel modello “Vis-à-Vis”. Il motore era montato sull’assale posteriore, abbinato a un cambio a due marce con retromarcia, su telaio in tubi d’acciaio e sospensioni a balestre semiellittiche. Degno di nota anche il ponte posteriore De Dion, brevettato nel 1893, ancora oggi considerato una soluzione tecnica di riferimento.
Terzetto ultracentenario
Alla Londra-Brighton di quest’anno, che si terrà il 2 novembre, faranno bella mostra anche una Renault Tipo C del 1900 e una Lacoste & Battmann del 1902 che, insieme alla De Dion-Bouton, saranno protagoniste di un servizio sul numero di Ruoteclassiche di dicembre. La Renault Tipo C da competizione, con motore De Dion-Bouton monocilindrico da 450 cm³ e 3,5 CV, partecipò alla gara Parigi-Tolosa-Parigi con Marcel Renault al volante. È l’unico esemplare da corsa sopravvissuto del suo tipo, alleggerito rispetto al modello di serie grazie alla carrozzeria di alluminio, sedili forati e modifiche al telaio e alla trasmissione. Dotata di cambio senza retromarcia e impianto frenante semplificato, vinse la Brescia Sprint nel 1900 e prese parte alla competizione inglese nel 2015 e 2018. Con la carrozzeria realizzata da Vidrine & Beugnio, la Lacoste & Battmann, telaio n. 145 e motore monocilindrico De Dion-Bouton da 864 cm³ e 7,5 CV, partecipò a numerosi eventi sotto la proprietà di Jean Pierre Guihery Le Roland, presidente del club "Les Teuf Teuf", e successivamente di suo figlio Christophe. Prese parte anche alla Londra-Brighton nelle edizioni 2006 e 2008 e, dopo essere stata erroneamente identificata come una Renault Tipo G, fu correttamente riconosciuta come Lacoste & Battmann dal Veteran Car Club UK. Dal 2018 è di proprietà di un nuovo collezionista.
 
                             
                 
                
