La Ferrari 250 GT 2+2 della Squadra Mobile è in vendita - Ruoteclassiche
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25/04/2020 | di Marco Di Pietro
La Ferrari 250 GT 2+2 della Squadra Mobile è in vendita
La Ferrari 250 GT 2+2 del maresciallo Armando Spatafora, l’unica Ferrari in servizio presso la Polizia di Stato è stata messa in vendita
25/04/2020 | di Marco Di Pietro

Guidata dal maresciallo Armando Spatafora, è stata l’unica Ferrari in servizio ufficiale presso la Polizia di Stato. Protagonista di mirabolanti inseguimenti con i “manici” della mala negli anni Sessanta, ha ispirato molti film poliziotteschi, ma la sua storia vera ha superato la fantasia. Ora è stata affidata alla Girardo&Co.

È sicuramente una delle Ferrari più famose di sempre. Magari non la più costosa, ma leggendaria certamente sì. È la 250 GT 2+2 del 1962 appartenuta alla Polizia di Stato e in servizio presso la questura di Roma dal 1963 al 1968. La più efficace arma delle Forze dell’Ordine per contrastare la criminalità negli anni Sessanta, quando le Volanti erano le pur efficaci Alfa Romeo Giulia e al servizio dello Stato c’era pure qualche 2600 Sprint. Condotta dal mitico maresciallo siracusano Armando Spatafora, che aveva frequentato un corso di guida veloce a Vallelunga che lo aveva iniziato ai segreti delle magie al volante, con l’ausilio dei collaudatori della Ferrari, divenne leggendaria per gli inseguimenti alla mala e per le spettacolari carambole nelle strade della Città Eterna, ma anche per per le emergenze sanitarie tra Roma e Napoli (tratta percorsa in meno di 50 minuti, meno dell’attuale treno Frecciarossa).

L’altra 250 GT è finita subito male. In realtà le specialissime Ferrari 250 GT 2+2 erano in origine due, ma una venne distrutta durante i collaudi. La sopravvissuta, numero di telaio 3999, verniciata fin dall’origine di nero pastello con interni in finta pelle beige (materiale giudicato più robusto rispetto alla delicata pelle Connolly) venne completata nella scocca dalla carrozzeria Pininfarina nell’agosto del 1962 e a Maranello nella meccanica a novembre, come risulta dal certificato d’origine oggi ancora in dotazione dell’auto.

Radiata e poi tornata in vita. Dismessa alla fine degli anni Sessanta, messa in vendita all’asta, anche se ancora in discrete condizioni, nel 1972, in una vendita pubblica dedicata allo smaltimento del parco militare obsoleto, venne comprata da un appassionato di Rimini, Alberto Cappelli, che la diede nuova vita, passando i successivi 40 anni a curare la conservazione di questa granturismo, e facendola partecipare a eventi, mostre e manifestazioni sportive come per esempio la Coppa delle Dolomiti del 1984, in cui la 250 GT 2+2 venne riunita ad Armando Spatafora, la cui perizia inossidabile al volante fu dimostrata dal secondo posto assoluto.

Di nuovo “in servizio”. Dopo un accordo con la Polizia di Stato, nei primi anni Duemila la 250 GT 2+2 venne ceduta in comodato alla Polizia di Stato, come gioiello di punta del neonato Museo dei veicoli della Polizia. In cambio, la Ferrari 250 GT 2+2 n. di telaio 3999 ottenne il privilegio di essere l’unica automobile di proprietà di un civile a poter utilizzare un numero di targa della Polizia, a conservare la livrea con le scritte “Squadra Mobile” e all’uso di lampeggiante e sirena.

Cambio di proprietà. Dopo aver partecipato alle celebrazioni per i 50 anni della Ferrari nel 1997, e ad eventi internazionali per altri due decenni, nel 2015 la Ferrari nera cambia di proprietà perché viene acquistata da un altro collezionista italiano, ottiene il Certificato di Ferrari Classiche e partecipa al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, che le dona ancora più fama mondiale. Adesso è di nuovo in vendita: è stata affidata a uno dei maggiori esperti internazionali di auto classiche: Max Girardo, coadiuvato dall’altrettanto noto “cacciatore d’auto” Daniele Turrisi, che i lettori di Ruoteclassiche ben conoscono per i suoi interventi sulla rivista e nel Comitato Prezzi.

Trattativa riservata. Il prezzo di vendita? Top secret, naturalmente. “Trattativa privata riservata”, come si suol dire. Assieme all’auto, una dotazione che farebbe la gioia di qualsiasi collezionista: i documenti d’origine, il certificato Fiva, l’omologazione Asi, il certificato di Ferrari Classiche e un’imponente documentazione della storia dell’auto, comprese numerose fotografie d’epoca (che qui illustriamo con qualche esempio) dell’auto con il maresciallo Spatafora.L’auto si trova presso la sede italiana dell’organizzazione di vendita, in zona Milano.

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