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04/04/2014 | di Redazione Ruoteclassiche
Le Citroën più avventurose
A pochi giorni dal suo debutto nel WTCC, il Campionato del Mondo Turismo, la casa francese celebra questo evento storico con un'esposizione delle vetture che hanno segnato la sua storia “avventurosa”.
04/04/2014 | di Redazione Ruoteclassiche

A pochi giorni dal suo debutto nel WTCC, il Campionato del Mondo Turismo, la casa francese celebra questo evento storico con un'esposizione delle vetture che hanno segnato la sua storia “avventurosa”.

Se è la passione per l’auto a dettare i tempi e le scelte del quotidiano, meglio allora mettere in agenda al più presto una visita al n. 42 degli Champs-Elysées di Parigi, la vetrina internazionale meglio nota come spazio C_42. Qui la Casa francese ha da poco inaugurato la mostra “My Citroën Adventure”, una esposizione di vetture di ieri e di oggi che vuole mettere in evidenza soprattutto lo spirito di avventura che da sempre contraddistingue questo marchio, grazie al quale ha conquistato fino a oggi otto titoli mondiali nel Campionato Rally WRC.

Un voglia di avventura che oggi spinge la Citroën a cimentarsi in nuove sfide e a misurarsi per la prima volta nel WTCC (World Touring Car Championship), il Campionato mondiale di auto da turismo su pista. Campionato che per la cronaca si svolgerà su 12 prove con partenza il 12 aprile in Marocco.
Chi si recherà al C_42 di Parigi, potrà così ammirare alcune delle vetture storiche che hanno permesso alla Casa parigina di portare a termine alcune delle imprese automobilistiche più dure e ambiziose che siano mai state tentate. Ecco le principali in mostra.

Citroën B2 Autochenille (1922)
E’ il primo veicolo a motore ad attraversare il Sahara, impresa voluta da André Citroën (un precursore anche nel campo della comunicazione) per promuovere il proprio marchio in modo spettacolare. Una vera sfida per l’epoca, conclusa in soli 21 giorni (contro i 6 mesi del cammello) grazie allo sviluppo del semicingolato. André Citroën organizzerà in seguito altre spedizioni clamorose, tra cui la Crociera Nera in Africa (1924-1925) e Gialla, in Asia (1931-1932). Vere avventure tecniche e umane per l’epoca, che porteranno grande fama alla Casa.

Citroën Traction Sans Frontières 11BL (1955)
E’ la Traction Avant (modello nato nel 1934) che l’associazione “Traction Sans Frontières” utilizza per promuovere e partecipare a missioni umanitarie in Europa, Africa, America del Nord e del Sud, partecipando anche a Rally di veicoli storici e a viaggi su percorsi da 3.500 a 8.500 km!

Citroën 2 CV Raid Afrique (1973)
Su un terreno considerato fino ad allora inaccessibile ai veicoli con due sole ruote motrici, questa Citroën 2 CV del 1973 con una potenza di soli 28cv riesce a portare a termine la traversata del deserto del Ténéré e del Ahaggar in un raid di 8.000 km tra la Costa D’Avorio e la Tunisia. La 2 CV Raid Afrique diventa così il simbolo delle avventure realizzabili.

Citroën ZX Rallye-Raid (1993)
E’ l’auto che ha vinto la maggior parte delle gare della Coppa del Mondo Rally Raid, dalla Baja España-Aragón fino alla Parigi-Dakar (4 vittorie), passando dalla Parigi-Mosca-Pechino e il Rally dei Faraoni. Grazie a lei la Citroën conquista cinque titoli costruttori negli anni 90 e quattro mondiali piloti consecutivi li vince Pierre Lartigue. La versione esposta a C_42 ha gareggiato nella Parigi-Dakar del 1993, con Alain Ambrosino al volante.

Citroën C-Elysée WTCC (2014)
Non poteva mancare nell’elenco la vettura che ha dato origine alla mostra: la C-Elysée che correrà nel Campionato WTCC. La vettura motore 1.6 turbo a iniezione diretta da 380 cv, ruote da 18 pollici, carrozzeria allargata e appendici aerodinamiche.

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