Nel centenario dalla nascita di Gianni Agnelli, il MEF (Museo Enzo Ferrari) di Modena espone le preziose fuoriserie Ferrari realizzate per l’Avvocato. La retrospettiva sarà aperta a partire da domani, 12 marzo con tour virtuali fino al 1° aprile.
Il 12 marzo 1921 nasceva Gianni Agnelli, manager di grande abilità, ma anche icona di stile e inguaribile latin lover. Agnelli è stato l’erede del più grande impero industriale italiano, un amante del progresso e della velocità che il Museo Enzo Ferrari celebra a 100 anni dalla sua nascita. La mostra “Gianni Agnelli e Ferrari. L’eleganza del mito” è dedicata alla grande passione dell’Avvocato per le Ferrari e riunisce, per la prima volta, le fuoriserie del Cavallino realizzate secondo i desiderata di uno dei personaggi più influenti del secolo scorso. La collezione omaggia non solo il rapporto, durato oltre mezzo secolo, tra Ferrari e un cliente molto affezionato, ma anche un partner importante nelle vicende aziendali che hanno caratterizzato la storia del marchio nell’ultimo mezzo secolo.
In ricordo dell’Avvocato. Sin da giovane, Gianni Agnelli è stato un grande estimatore dei modelli del Cavallino, ciò lo spinse a proporre, sempre con garbo e rispetto, delle varianti speciali delle vetture Ferrari. Anche il Drake, Enzo Ferrari, sapeva che il rampollo di Casa Fiat non mancava di gusto e conoscenza tecnica. Con il tempo arrivò anche una certa “rilevanza” dell’Avvocato nelle dinamiche aziendali che, di comune accordo, portarono a scelte fortunate e lungimiranti. Dal rapporto di stima che c’era tra i due imprenditori nacquero così vetture dal fascino ineguagliabile e irripetibile.
Piero Ferrari, Vice Presidente della Casa, ricorda il rapporto di stima fra Enzo Ferrari e Gianni Agnelli: “Mio padre era impressionato dalla forza e dall’abilità negli affari di Gianni Agnelli. Fra loro c’era un’intesa naturale, consolidatasi negli anni fino all’accordo decisivo che nel 1969 diede il via a uno dei più forti sodalizi del mondo automobilistico. Ero con mio padre in quello storico giorno, in cui ebbi il piacere di conoscere l’Avvocato. Da allora sentimmo che, accanto a FIAT, alla nostra azienda erano assicurate continuità e sviluppo”.
Le richieste del giovane Gianni. Il sodalizio tra Agnelli e la Ferrari venne sancito con la 166 MM, presentata al Salone di Torino del 1948. Si trattava di una vettura sportiva ed essenziale ma di grande eleganza, indicata con una nomenclatura inedita: “Barchetta”, un termine che da allora identifica le spider da corsa. Il giovane Agnelli ne richiese una, personalizzata nei colori verde e blu: la prima delle fuoriserie Ferrari dell’Avvocato.
Nel 1952 fu la volta della 212 “Inter”, che il giovane Agnelli richiese in una speciale livrea “Blu 456”, il colore di famiglia, con il padiglione in Bianco Magnolia. L’auto venne equipaggiata anche con due potenti fari supplementari, pensati per assicurare la migliore visibilità durante le corse notturne che l’irrequieto Gianni amava concedersi.
Tre anni dopo, nel 1955, un’altra straordinaria vettura del Cavallino venne scelta dal futuro Presidente della Fiat: la 375 America, sviluppata con Pinin Farina. Questa fuoriserie si distinse, tra l’altro, per le finiture raffinate e soprattutto per il prezioso cronografo alloggiato al centro del tunnel.
Una nuova era. Nel 1959, il rapporto fra Gianni Agnelli e Enzo Ferrari era ormai consolidato e dalla comune visione nacque un nuovo capolavoro: Ia Ferrari 400 Superamerica. La vettura realizzata come di consueto da Pinin Farina, altro grande nome che col suo operato contribuì a rinsaldare l’asse Maranello-Torino. La Superamerica sancì una svolta importante nello stile, inaugurando un nuovo corso nel design delle Ferrari degli anni a venire.
Tra le auto in mostra anche la Ferrari 365 P Speciale del 1966, una berlinetta plasmata dal mondo delle competizioni, firmata anche in questo caso da Pininfarina, che ha proposto in due spettacolari “prototipi” a tre posti con guida centrale. Quello commissionato da Gianni Agnelli si distingue per l’elegante livrea color argento con una modanatura nera che corre lungo la linea di cintura.
Icone anni 80. Nel 1984 Ferrari presentò la celebre Testarossa, divenuta una pietra miliare dello stile Pininfarina. Tuttavia, questa iconica granturismo non era disponibile in versione aperta e fu l’Avvocato, nel 1986, a commissionarne una variante spider. Come sempre, Agnelli richiese alcune modifiche per rendere la vettura speciale in tutto e per tutto: la carrozzeria venne verniciata in Argento Nurburgring, gli interni erano rivestiti in pelle blu, mentre il tetto era nel classico Bianco Magnolia.
Nel 1987 venne presentata la F40, l’ultima supercar sviluppata sotto la guida di Enzo Ferrari. Un’auto leggendaria ambita dai collezionisti di tutto il mondo e, tra questi, non poteva mancare Gianni Agnelli. La sua F40 si distingueva per i sedili realizzati su misura e rivestiti in tessuto nero, ma soprattutto per la frizione elettronica sviluppata dalla Valeo.
L’ultima speciale. La Ferrari 360 Modena è stata la base per l’ultima fuoriserie commissionata da Agnelli: una “Barchetta” del terzo millennio. L’auto, presentata nel 2000 si caratterizza per livrea argento con finiture blu e venne donata a Luca Cordero di Montezemolo come regalo di nozze.
Al termine della mostra, la Ferrari F2003 GA. La monoposto di Formula 1, venne presentata il 7 febbraio 2003 e rappresentava la sintesi del percorso sportivo e tecnologico della Scuderia Ferrari in oltre mezzo secolo di successi sportivi. L’acronimo “GA” è un tributo alla memoria di Gianni Agnelli, scomparso il 24 gennaio dello stesso anno. Per la comunità Ferrari fu il più sentito riconoscimento a un cliente ma soprattutto un compagno di viaggio raffinato e lungimirante.
John Elkann, Presidente di Ferrari, descrive così la nuova mostra del MEF: “La mostra che inauguriamo domani racconta un incontro straordinario: unisce da un lato le emozioni che le auto più belle del mondo suscitano in chi ama guidare, dall’altro l’enorme rispetto e la passione vera che mio nonno aveva per le auto di Maranello. Passione che lo portava a rendere speciale ogni Ferrari che possedeva e che siamo felici di condividere con tutti gli appassionati”.
Evento social. In attesa che le disposizioni governative consentano la riapertura al pubblico si terrà l’inaugurazione in diretta streaming sui canali social e sul sito Musei Ferrari. Inoltre, fino al 1° aprile verranno organizzati ogni giorno due tour live virtuali e gratuiti della durata di 30 minuti, disponibili in lingua italiana e inglese e prenotabili a partire da domani sul sito dei Musei Ferrari.