Dopo la 250 GTO, la famosa collezione del Museo di San Marino perde altri nove pezzi. Ecco l’elenco completo delle Ferrari che verranno battute all’asta da Bonhams a metà agosto in Usa.
Il primo comunicato ufficiale della casa d’aste Bonhams lo aveva annunciato: oltre alla 250 GTO, che tanto clamore ha provocato nel mondo del collezionismo, il 15 agosto in California avrebbe messo all’asta altre nove Ferrari appartenenti alla Collezione Maranello Rosso (collezione composta da 25 Ferrari e da 40 Abarth).
Di quali modelli si sarebbe trattato? Il segreto è stato svelato nella serata di ieri attraverso un secondo comunicato ufficiale che ha reso noti i nomi delle altre nove vetture. Ecco l’elenco completo delle Ferrari che (probabilmente) tra poche settimane non faranno più parte della famosa collezione:
1. 1953 250 MM Berlinetta (stima d’asta: 6,7-8,9 milioni di euro)
2. 1957 250 GT Serie 1 Pinin Farina Cabriolet e H/T (4,8 – 6,3 milioni di euro)
3. 1962 250 GTO Berlinetta (su richiesta - senza riserva)
4. 1962 250 GT SWB Speciale Aerodinamica (3,0 – 5,2 milioni di euro)
5. 1968 365 GTC (550.000 – 740.000 euro)
6. 1968 Dino 166/246T Formula 2/Tasman (890.000 – 940.000 euro)
7. 1969 Dino 206 GT (370.000 – 520.000 euro)
8. 1970 365 GTB/4 Daytona Competition Specification (480.000 – 590.000)
9. 1978 312 T3 Formula 1 Grand Prix (1,1 – 1,5 milioni di euro)
10. 1981 512 BB/LM Endurance Racing (890.000 – 1.200.000 euro)
Oltre alla 250 GTO del 1962, che probabilmente sarà destinata a toccare cifre mai raggiunte da un’auto in una vendita all’incanto, altre Rosse inserite in questo elenco meritano attenzione: si tratta della Ferrari 250 Mille Miglia Berlinetta del 1953, una vettura progettata per le gare di durata con prestazioni del 3.0 litri V12 sbalorditive per l’epoca, come il tempo di accelerazione di 5,1 secondi nel 0-100 km/h (da lei sono poi derivate negli anni successivi le 250 Tour de France, le 250 GT passo corto e le 250 GTO); della splendida 250 GT Serie 1 del 1957, cabriolet con hard top carrozzata da Pinin Farina, e della rara 250 GT SWB Aerodinamica del 1962. Tutto modelli con stime d’asta superiori ai tre milioni di euro.
G.M.