Mercedes 230 SL, un’affascinante gran turismo - Ruoteclassiche
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19/12/2019 | di Andrea Zaliani
Mercedes 230 SL, un’affascinante gran turismo
Design elegante, finiture curate e un motore degno di nota. La 230 SL, presentata negli anni Sessanta, rappresenta un modello dalla personalità marcata.
19/12/2019 | di Andrea Zaliani

Design elegante, finiture curate e un motore degno di nota. La 230 SL, presentata negli anni Sessanta, rappresenta un modello dalla personalità marcata

La 230 SL viene presentata ufficialmente al pubblico nel 1963, in occasione del Salone di Ginevra. L’auto, una delle più belle della sua classe, ha il compito di sostituire le ormai anziane 190 SL e 300 SL. Le sue peculiarità principali sono rappresentate da un design elegante, interni curati e un motore dalle prestazioni soddisfacenti. In altre parole, è una gran turismo capace di fornire un adeguato mix di comodità e piacere di guida. Prima di proseguire con la sua descrizione, però, è opportuno spiegare che cosa intende(va) la Mercedes per roadster, coupé e roadster-coupé: le tre definizioni identificano una sola vettura, improntata in tre declinazioni. La roadster è provvista solo di capote in tela, la coupé di tetto rigido (hard-top) e la roadster-coupé di entrambe le coperture.

Linea personale. La 230 SL è indubbiamente originale nel taglio a “pagoda” dell’hard top che trasforma la vettura in un elegante coupé per la stagione fredda. L’andamento particolarmente orizzontale del frontale è accentuato dalla presa d’aria con la Stella, che ricorda quella delle vetture da corsa del 1954-1955. Alle estremità svettano fari dalle dimensioni generose, incorporati nella carenatura in vetro, simile a quella delle berline 220 e 300. Andamento orizzontale anche nella coda, molto riuscita. Piatta la sagoma del bagagliaio. Originali i due piccoli ma solidi paraurti, sotto le luci di coda. Le fiancate mettono invece in evidenza un’ampia superficie vetrata e una linea di cintura piuttosto bassa. Gl’interni sono curati. Comodi e spaziosi i sedili. L’accesso ai posti è agevole anche con l’hard top, grazie all’ampiezza delle portiere, sulla cui parete interna sono ricavate due comode tasche rigide. Comandi nel complesso pratici. Abbastanza completa la strumentazione.

La tecnica. Il “cuore” della 230 SL è un sei cilindri in linea di 2306 cc, monoalbero a camme in testa, in grado di erogare una potenza massima di 170 cv sae. Il motore è anteriore e la trazione sulle ruote posteriori, tramite un cambio di velocità a quattro rapporti tutti sincronizzati e un albero di trasmissione in due tronchi. A richiesta, con sovrapprezzo, è possibile montare un cambio automatico Daimler-Benz a quattro rapporti. L’impianto frenante è di tipo misto: a disco all’avantreno (con servofreno a richiesta) e a tamburo al retrotreno.

La prova di Quattroruote. Il test effettuato dalla “nostra” rivista evidenzia un motore potente, pronto ed elastico, affiancato da un cambio dalla buona manovrabilità e ottima sincronizzazione. Positiva anche la valutazione inerente la tenuta di strada, il confort di marcia e il comportamento della frizione. Per contro, punteggio solamente sufficiente per lo sterzo, giudicato troppo leggero, e per i freni, poco resistenti e non sempre immediati nelle reazioni.

La quotazione attuale. La valutazione odierna per una 230 SL “Pagoda”, prodotta dal 1963 al 1966, ha un range di prezzi compreso tra un minimo di 40mila e un massimo di 120mila euro, per un esemplare in perfette condizioni.

Diteci la vostra. E voi, cosa ne pensate di questa interessante vettura? Che ricordi vi suggerisce? Vi piace? Fatecelo sapere attraverso i commenti qui sotto. Inoltre, come da consuetudine, se avete un racconto particolarmente interessante sul suo conto, potete scriverci una mail all’indirizzo di posta redazione@ruoteclassiche.it.

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