Mercedes-Benz CLK 55 AMG - Ruoteclassiche
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05/03/2025 | di Andrea Paoletti
Mercedes-Benz CLK 55 AMG
Potentissima, massiccia, ma anche elegante e confortevole: riscopriamo la seconda generazione della coupé tedesca, approfittando delle quotazioni favorevoli
05/03/2025 | di Andrea Paoletti

La Mercedes-Benz CLK di seconda generazione arriva nell’autunno del 2002 e segue il solco della precedente, sia per quanto riguarda il telaio, basato sulla Classe C dell’epoca, sia per quanto riguarda la linea, che è un’evoluzione in chiave più snella e aerodinamica. Tra le versioni al vertice quella più interessante è forse la 55 AMG, lontana dagli eccessi, ma con tutta la cattiveria di un V8 aspirato come ormai se ne vedono raramente.

367 CV creati a mano. Il pezzo forte, come per ogni AMG, è proprio il motore: un V8 5.4 litri, costruito a mano, con l’orgogliosa firma del meccanico che se ne è occupato a decorare la testata e capace di sviluppare 367 CV, circa 20 in più dell’arcirivale BMW M3. Se a Monaco troviamo un 6 cilindri in linea affilato e affamato di giri, a Stoccarda scelgono la strada della coppia poderosa, trasmessa alle ruote posteriori da un cambio automatico a cinque marce, unica opzione disponibile. Nonostante il peso di 1.715 kg, dovuto alle maggiori dimensioni rispetto alla serie precedente, ma anche a consistenti irrobustimenti della scocca, la 55 AMG riusciva a scattare da 0 a 100 in 5,2 secondi, per poi fermarsi a 250 km/h.

Si sente, è una AMG. Anche l’assetto della CLK 55 AMG era irrigidito - avantreno MacPherson e al retrotreno un’evoluzione del multilink -, mentre dietro gli splendidi cerchi di lega a cinque razze da 18 pollici (con pneumatici 225/40 davanti e 255/35 dietro) si trovano pinze dei freni a quattro pistoncini. A livello estetico, inoltre, gli elementi caratterizzanti erano i paraurti avvolgenti e con prese d’aria maggiorate, minigonne più pronunciate, un piccolo spoiler posteriore e i grintositerminali di scarico. Non mancavano airbag frontali, laterali e windowbag, Abs, Esp e il Brake Assist per le frenate d’emergenza.

Alluminio spazzolato. L’accesso all’abitacolo avveniva superando battitacco cromati con il logo AMG, che si ritrovava anche in una piccola placca metallica sullo schienale dei sedili sportivi di due tonalità abbinate, rivestiti di pelle, riscaldati e con regolazione elettrica (anche lombare), mentre il quadro strumenti - anch’esso con logo AMG - aveva la distintiva colorazione avorio con indicatori rosso brillante. Il volante a quattro razze, non propriamente sportivo, ospitava, tra le altre cose, i pulsanti del cambio Speedshift, mentre esclusivi della 55 AMG erano i dettagli di alluminio spazzolato su tunnel, plancia e pannelli porta.

Meno di 3.000. La produzione della CLK 55 AMG è terminata nel 2006 dopo 2.893 esemplari, lasciando campo libero alla 63 AMG - declinata anche nell’esclusiva variante Black Series da 500 CV - e non è facile da trovare in Italia, mentre la situazione migliora decisamente se ci si sposta in Germania, Svizzera. In questi paesi se ne trovano anche con chilometraggi non particolarmente elevati, cosa rara vista l’indole da granturismo di lusso ben a suo agio in autostrada. In questi casi si possono arrivare a spendere circa 23-25 mila euro, ma affidandosi alla robustezza del V8, vale la pena puntare anche su esemplari con oltre 150 mila km, che si trovano anche a cifre inferiori ai 2o mila euro.

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