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01/08/2005 | di Redazione Ruoteclassiche
MI SCUSI HO TROPPO DA FARE
Non ha tempo da perdere, lei. Da quando un restauratore l’ha adibita a vettura di servizio, corre sempre di qua e di là: va a prendere i clienti di riguardo all’aeroporto, va a ritirare i pezzi di ricambio, va alle mostre. Conservata dentro e fuori, motore originale, eppure viaggia da 45 anni. Ruote grandi, cambio […]
01/08/2005 | di Redazione Ruoteclassiche

Non ha tempo da perdere, lei. Da quando un restauratore l'ha adibita a vettura di servizio, corre sempre di qua e di là: va a prendere i clienti di riguardo all'aeroporto, va a ritirare i pezzi di ricambio, va alle mostre. Conservata dentro e fuori, motore originale, eppure viaggia da 45 anni. Ruote grandi, cambio al volante, 40 cavalli.È rara e vale 5000 euro.

Questa "1100/103 E Familiare", immatricolata per uso promiscuo nel 1957, è rimasta in servizio per 45 anni. Fu prima alle dipendenze di un parroco milanese, poi, dal 1962, di un artigiano, che l'adoperava per consegnare i mobili porte-televisore che egli stesso lavorava e per uscire la domenica con la famiglia.

La "1100/103" passò ai tre figli fino a giungere, nel 2003, nelle mani di Tommaso Gelmini, restauratore di auto d'epoca, che subito ha deciso di usarla come auto di servizio e assistenza in occasione di eventi internazionali o per scorrazzare i clienti della sua ditta. Il motore è stato sottoposto a un controllo approfondito. Sono state sostituite le cinghie, regolate le valvole, cambiate le candele, sostituito il termostato del radiatore e infine rifatti i freni. I rivestimenti interni sono originali.

La strumentazione è raccolta in un cruscotto a sviluppo orizzontale, con tachimetro a nastro rosso e fondo scala a 140 km/h. Sotto il tachimetro, da sinistra, sono allineate le spie dinamo, luci, olio e "riserva". Il volante, beige come il cruscotto, è dotato di bloccasterzo a forcella, un accessorio a richiesta dell'epoca. Il motore ha un rumore inconfondibile, lo stesso di tutte le "Millecento", dalla prima serie del 1953 fino all'ultima, la "R" del 1966: è un quattro cilindri che affonda le radici nei "1100" di prima della guerra, lento ma regolare.

Pur disponendo di 40 CV a 4400 giri/min, spinge bene ai bassi regimi e permette di cavarsela nel traffico di oggi. Ciò che mette invece in imbarazzo è l'imprecisione dello sterzo. La macchina in compenso frena molto bene grazie a nuove ganasce e nuove guarnizioni d'attrito tipo "racing" (non originali).

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