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Milano AutoClassica: in archivio un’edizione record

Auto d’epoca, instant classic, youngtimer? Cercatele o chiamatele come volete, sono state tutte di casa nella nona edizione di Milano AutoClassica

Il successo dei visitatori (76.553) conferma che gli italiani continuano ad aumentare il classico che non passa di moda, in un settore magari fermo a livello di prezzi dal punto di vista commerciale, ma in aumento esponenziale di interesse. Soprattutto da parte dei giovani, che nelle scelte dettate anche e soprattutto dal budget riescono a precorrere i potenziali trend di domani. In questo, le oltre tremila vetture offerte nei padiglioni 18 e 22 e nelle aree esterne della Fiera Milano a Rho hanno costituito un parterre di grande varietà. Anche se non ha ancora il peso specifico di manifestazioni come Padova, tanto per non fare nomi, Milano AutoClassica ha saputo proporre un parco auto di livello medio-alto e una serie di eventi che hanno incluso ogni ambito del panorama d’epoca.

Ferrari eccezionali. Dopo RM Sotheby’s e Cambi, ha debuttato la Casa d’aste italiana Wannenes con una quarantina di lotti fra auto e moto storiche e da collezione. La “sorellanza” con Retro Classics di Stoccarda ha portato una bella selezione di tedeschine, mentre a pochi metri è andato in scena il restauro dal vivo di una Lancia Aurelia B24 Spider America nello stand di Kessel Classic. intorno all’area Lounge, un viaggio nelle Ferrari GT degli anni 50 e 60 da togliere il respiro, selezionate dall’esperto Paolo Olivieri: una Ferrari 246 GTS verde smeraldo, una Ferrari 275 GTB in livrea nera; la Ferrari 342 America carrozzata da Pininfarina nel 1951 in blu pavone; una Ferrari 330 GTC nera, una 250 GT Pininfarina Cabriolet grigio canna di fucile; più le due celesti apparizioni della Ferrari 250 Europa GT e di una 246 GTS.

Le Case auto. Altre vetture d’eccezione sono state presentate dai club e dai grandi marchi che, come consuetudine, hanno approfittato della kermesse meneghina per fare passerella con auto non sempre d’epoca, ma di punta. Parliamo di Abarth Club Milano (con Abarth 695 1.4 T-Jet col logo del 70° Anniversario), Alpine cars (con Alpine A110 S, Alpine A110 Pure, Alpine A110 Legende), Bentley Motors (Continental Gt e Continental GT Convertible), Jaguar (con Jaguar F Pace SVR), Land Rover (con Range Rover Sport Mild Hybrid), Lotus (con Elise 220 Sport, Elise CUP 250, Exige 350 Sport, Exige CUP 430 ed Evora GT410), McLaren (con McLaren GT e McLaren 600LT), Musei Ferrari (con Ferrari 125 S del 1947, Ferrari 250 GT Berlinetta Passo Corto, F2002 e la straordinaria Ferrari Monza SP1), Pagani con Zonda (Zonda Roadster, Zonda Cinque Roadster e Zonda F), Porsche Classic Partner Milano Est e BMW Auto Club Italia (con BMW 2002 Cabriolet del 1973, BMW M Roadster del 1997 e BMW 503 Cabriolet del 1956).

Anniversari importanti. Milano AutoClassica è stata anche un’occasione per spegnere candeline importanti: Horacio Pagani lo ha fatto di persona per i 20 anni di Zonda e per l’occasione si è portato tre Zonda uniche come la Roadster, la Cinque Roadster e la F, la supercar in omaggio a Juan Manuel Fangio. A Pagani anche il tributo Veloce Milano AutoClassica 2019. In occasione dei 90 anni della Scuderia, i Musei Ferrari hanno esposto tre regine straordinarie nella hall della kermesse: la Ferrari 125 S del 1947, il primo modello a riportare il marchio Ferrari, prodotto in soli due esemplari; la Ferrari 250 GT Berlinetta “Passo Corto” disegnata da Pininfarina e presentata per la prima volta al Salone di Parigi del 1959; la F2002 con 15 vittorie su 17 Gran Premi disputati, 9 doppiette e 10 pole position all’attivo che valse il 5° titolo Piloti per  Michael Schumacher. Un secolo tondo per la Bentley, che ha mostrato agli appassionati le Continental GT e Cabriolet, accanto agli orologi in edizione limitata Breitling Premier Bentley Centenary. Festeggiato letteralmente in casa – ha la sede a pochi chilometri dalla Fiera di Milano – l’atelier Zagato, i cui 100 anni di ricerca e innovazione nel deseign sono stati celebrati dall’ASI. Nel suo stand, per l’occasione, la Alfa Romeo 6C 1500 GS “Testafissa”.

Le nostre attività. E ancora dibattiti, confronti, presentazioni di gare, finali di Trofei, premiazioni nell’area incontri ACI Storico. Da non perdere i raduni di Ruoteclassiche e Youngtimer aperti a tutte le macchine pre-2000. Nonostante la pioggia battente vi siete iscritti in oltre 135 e ci ha fatto un piacere enorme. Sono state premiate la Mercedes Benz 190 SL del 1961 di Giuseppe Bellinzoni e signora per “lo stile non ha tempo”; il premio “la più rara” è andato alla AMC Eagle di Gianluca Bondioli, mentre l’Alfa Romeo Spider 2.0 del 1991 di Fabio Bernardinello è stata “la preferita dalla redazione”. Nota di merito per “l’auto che viene da più lontano”: una Fiat Duna DS (autografata da Giorgetto Giugiaro) guidata da La Spezia da Mauro Minetti nonostante il bagno. Quello di folla invece “conferma che il collezionismo di vetture d’epoca sia un settore sempre più in espansione come confermano gli eccezionali dati di  presenza di pubblico giovanile, una nicchia importante che noi desideriamo far crescere”, queste le parole di Andrea Martini, Presidente di Milano AutoClassica. Appuntamento, dunque, alla prossima edizione già fissata dal 20 al 22 novembre 2020.

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