"Modus Vivendi", in mostra a Torino 14 auto che sono andate lontanissimo - Ruoteclassiche
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04/06/2015 | di Redazione Ruoteclassiche
“Modus Vivendi”, in mostra a Torino 14 auto che sono andate lontanissimo
Viaggi incredibili con auto mitiche. È questo in sintesi il contenuto dell’ultima mostra organizzata dal Museo dell’Auto di Torino aperta fino al 27 settembre. Vetture protagoniste di avventure straordinarie che hanno visto cose che noi umani difficilmente possiamo immaginare.
04/06/2015 | di Redazione Ruoteclassiche

Viaggi incredibili con auto mitiche. È questo in sintesi il contenuto dell’ultima mostra organizzata dal  Museo dell’Auto di Torino aperta fino al 27 settembre. Vetture protagoniste di avventure straordinarie che hanno visto cose che noi umani difficilmente possiamo immaginare. “Modus Vivendi: trame di viaggi”, questo il titolo della mostra, espone quattordici veicoli protagonisti di viaggi avventurosi nei luoghi più lontani della Terra, che hanno viaggiato anche per anni su strade spesso impraticabili e in tempi record.

Fino al 7 giugno, per esempio, sarà possibile osservare da vicino la Mercedes Classe G con la quale il suo proprietario, Gunther Holtorf, ha compiuto l’irripetibile viaggio intorno al mondo durato 26 anni. Dal 1989 al 2014 “Otto” (così Gunther ha ribattezzato la sua vettura) ha percorso 890.000 chilometri attraversando 215 paesi. Si è fermato solo quando non c’era altro Paese da visitare.

Tra le auto storiche, oltre a Otto, la mostra propone l’Alfa Romeo 6C 2500 Sport che nel 1950 ha partecipato alla Carrera Panamericana percorrendo 3000 km sulle strade dissestate del Messico di allora. A cui si aggiungono la Fiat Campagnola che nel 1951 ha preso parte al raid Algeri-Città del Capo e ritorno, percorrendo 15.000 chilometri attraverso l’Africa stabilendo il record di percorrenza per una vettura con rimorchio nel deserto del Sahara; la Lambretta D che tra il 1956 e il 1959 fece il giro del mondo guidata da Cesare Battaglini; la Land Rover Aziza 3 109 con la quale il fotografo Nino Cirani percorse 100.000 chilometri nel 1968 attraversando il continente americano dall’Alaska alla Terra del Fuoco; la Willys MB che dopo aver partecipato alla seconda Guerra Mondiale nel 2013 ha percorso 1200 chilometri per tornare alla fabbrica da dove era uscita 70 anni prima; alla Lancia Fulvia Coupé del 1972 che nel 2013 ha partecipato alla quinta rievocazione storica della Pechino-Parigi (nel museo è conservata anche la Itala che prese parte alla prima edizione della Pechino-Parigi nel 1907); la Fiat 127 900 C del 1979 e la Renault 4 TL 965 CC del 1986 che hanno preso parte al Mongol Rally 2014, con partenza da Londra e arrivo a Ulaanbaatar, capitale dalla Mongolia.

Insieme a questi straordinari mezzi storici la mostra propone anche alcuni veicoli moderni protagonisti di altrettante imprese ardue pur se compiute in epoca recente. Come due Ferrari 612 Scaglietti: la prima che nel 2008 ha preso parte una al Magic India Discovery percorrendo 13.000 chilometri attraverso il subcontinente indiano; l’altra al China Ferrari 15.000 Red Miles del 2005. Oppure come la Moncenisio Porsche Cayman S Tipo 981, che nel 2014 ha raggiunto Nordkapp, il paese più a nord del mondo sul Circolo Polare Artico; o come la Fiat PanDakar, che ha partecipato a diverse edizioni della Dakar in Sud America. Tra le moto è presente infine la Guzzi Stelvio 1200 NTX che ha percorso in soli 31 giorni 20.500 chilometri attraverso nove stati per raggiungere la Mongolia. All’esterno del museo invece fa bella mostra di sé il camion cisterna di Overland 1, protagonista del viaggio intorno al mondo reso celebre dall'omonima trasmissione televisiva.

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