Pebble Beach 2023, all'asta una Ferrari 250 GT Berlinetta SWB del 1962 - Ruoteclassiche
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31/07/2023 | di Roberto Barone
Pebble Beach 2023, all’asta una Ferrari 250 GT Berlinetta SWB del 1962
Il 18 e 19 agosto 2023 la casa Gooding & Company metterà all'incanto questo gioiello di Maranello con un prezzo che va da 9 a 11 milioni di dollari (da 8,1 a 10 milioni di euro circa)
31/07/2023 | di Roberto Barone

Nelle due giornate che precedono il Concorso d'eleganza di Pebble Beach 2023 (in calendario il 20 agosto), la casa d'aste Gooding & Company metterà all'incanto una preziosa Ferrari 250 GT Berlinetta SWB del 1962. Il valore attribuito a questo gioiello va da 9 a 11 milioni di dollari (da 8,1 a 10 milioni di euro circa). Ma il lotto include altre 200 vetture storiche, tra le quali un'intera collezione di modelli made in Italy. L'appuntamento è dunque nella cittadina californiana per il 18 e 19 agosto.

Mai restaurata. A differenza della maggior parte delle Ferrari delle serie 250, questa è tenuta in perfette condizioni e non ha mai avuto necessità di ricorrere alle mani di un restauratore. Con una carrozzeria in tinta grigio metallizzato abbinata a rivestimenti di pelle beige per gli interni, vanta ancora tutti i componenti originali e ha percorso soltanto 53.000 km.

Quattro proprietari. Consegnata nuova all'industriale italiano Giovanni Renato Scalabrin, questa Ferrari 250 GT Berlinetta Short Wheel Base del 1962, telaio 3507 GT, è stata regolarmente revisionata presso il centro assistenza del Cavallino, a Modena. Nel 1967 è stata ceduta al collezionista Giulio Dubbini che a sua volta nel 1985 la cedette a un appassionato di Padova nel cui garage rimase per i successivi due decenni. Attualmente è custodita dal suo quarto proprietario.

Motore e dotazioni. Il motore è un V12 da 2.953 cm3 SOHC Tipo 168/61 da 240 CV a 7.000 giri/min, abbinato a tre carburatori Weber 36 DCS e a un cambio manuale a 4 marce. Completano la dotazione freni a disco Dunlop con assistenza a vuoto sulle 4 ruote, sospensioni anteriori a molle elicoidali indipendenti con ammortizzatori tubolari, assale posteriore vivo con balestre semiellittiche e ammortizzatori tubolari.

L'evoluzione. Sviluppata sotto Giotto Bizzarrini, Carlo Chiti e Mauro Forghieri, la Ferrari 250 GT SWB fu presentata nel settembre 1959 al Motor Show di Parigi come erede delle Rosse che dominavano al Tour de France. Rispetto alla versione che sostituiva si distingueva per il passo più corto (2400 mm contro 2600 mm), sospensioni aggiornate e freni a disco sulle quattro ruote. La nuova SWB Berlinetta presentava una linea progettata da Pinin Farina e realizzata dalla carrozzeria Scaglietti di Modena

Nata per vincere. Non ci volle molto perché la Berlinetta SWB si affermasse come la vettura da battere ai massimi livelli delle gare GT internazionali. Nel 1960, la stagione d'esordio, le Ferrari preparate per le competizioni conquistarono vittorie di classe sia alla 12 Ore di Sebring sia alla 24 Ore di Le Mans e ottennero vittorie assolute al Tour de France, 1000 chilometri di Parigi, Coppa Inter-Europa, RAC Tourist Trophy a Goodwood e al Nassau Tourist Trophy.

Documentazione originale. La Ferrari 250 GT Berlinetta SWB del 1962 viene offerta con le sue chiavi originali, un rotolo di attrezzi adeguato e un fascicolo di documentazione che include un rapporto storico prodotto da Marcel Massini, copie dei registri dell'Automobile Club d'Italia e persino una fattura originale del reparto assistenza Ferrari datata 23 aprile 1963.

Le altre italiane. Come accennato, il lotto (qui tutto il catalogo delle auto all'asta) include altre 200 vetture storiche da capogiro. Tra queste anche una collezione di modelli italiani: rimanendo a Maranello, una Ferrari Dino 308 GT4 del 1973, una Ferrari 512 TR del 1992, una 400 Superamerica Coupe Aerodynamico del 1963, una 308 GTB Vetroresina del 1977, una Dino 246 GT del 1972, un'Alfa Romeo 2600 Spider del 1966, un'Alfa Montreal del 1972.

Pezzi rarissimi. E, ancora, solo per citarne alcune, una Porsche 911 del 1968, una Jaguar E-Type terza serie Roadster del 1974, una Cisitalia 202 SC Coupe del 1950, una Cadillac Series 452A V-16 Sport Phaeton del 1931 oltre a pezzi rarissimi come una Lozier Type 72 Meadowbrook Runabout del 1913 e una Mercer Type 35-J Raceabout del 1914.

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