Piccole bombe francesi: Peugeot 206 GT, la sportiva numerata - Ruoteclassiche
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13/07/2024 | di Andrea Paoletti
Piccole bombe francesi: Peugeot 206 GT, la sportiva numerata
Realizzata con lo scopo di poter omologare la vettura e farla partecipare al Campionato Mondiale Rally (dove trionferà), la compatta del Leone è diventata un modello raro e interessante
13/07/2024 | di Andrea Paoletti

Non è un errore, si chiama proprio 206 GT, senza la i, ed è una delle poche Peugeot prodotte in serie limitata e numerata - 4.000 esemplari -, motivo per il quale è un interessante pezzo da collezione. Ma è anche una sportiva divertente, con un motore abbastanza potente e in grado di strappare un sorriso quando ci si mette al volante. E poi si può sempre provare a dire che è la versione stradale della vettura tre volte vincitrice del “Costruttori” nel Mondiale Rally.

Ha una gemella. La 206 arriva sul mercato per sostituire una vera e propria leggenda - la 205 -, e questo vale ancora di più se si parla della 205 GTI, una delle icone dell’automobilismo sportivo. Per questo con la 206 la Casa del Leone decide di raddoppiare, ovvero di lanciare due versioni sportive, in realtà sostanzialmente identiche a livello meccanico, ma diverse per quanto riguarda un particolare insospettabile: i paraurti. La 206 GT e la 206 GTI hanno infatti in comune la meccanica, il motore 2 litri aspirato da 135 CV e la carrozzeria, salvo che la prima, per ottenere l’omologazione per correre (e vincere) nel Campionato Mondiale Rally (WRC), è stata allungata per rientrare nel limite minimo dei quattro metri richiesto dai regolamenti. La 206 standard misurava infatti 3 metri e 82 cm, quindi Peugeot decise di adottare dei paraurti più sporgenti.

Monta cerchi più grandi. Le differenze non si esauriscono qui: le più evidenti sono la placca identificativa con il numero progressivo posizionata sul montante centrale e i cerchi di lega dal disegno specifico con pneumatici 195/45R16, di dimensioni maggiori, quindi, rispetto a quelli della GTI, che calzava i 185/55R15. Esternamente, si possono notare anche i parafanghi anteriori allargati tramite archetti di plastica applicati sulla carrozzeria, mentre nell’abitacolo la moquette è grigia anziché nera, mentre i sedili sportivi sono rivestiti con un misto pelle nera e Alcantara: per finire, la strumentazione sulla GT ha il fondo bianco. Per il resto, le prestazioni sono le medesime: da 0 a 100 in 8,4 secondi e 210 km/h di punta massima.

Solo grigia metallizzata. La concorrenza sempre più spietata (ha un nome e un cognome, Renault Clio RS) costringerà la Peugeot a introdurre la versione RC, ma tra il 1999 e il 2003 la GT e la sorella gemella GTI rappresentano il vertice sportivo della gamma 206. Per permettere anche ai proprietari di esemplari “normali” di godere di un look da rally, la Casa francese renderà poi disponibile come accessorio originale il kit che comprende i due paraurti specifici, ma le vere GT saranno sempre e solamente le 4.000 verniciate esclusivamente nel color grigio metallizzato, lo stesso di base della livrea degli esemplari da rally.

Investimento sicuro. Se la RC le è globalmente superiore come prestazioni, la GT non va affatto sottovalutata, anzi: prima di tutto per l’oggettiva rarità, ma anche perché era ottimamente equipaggiata, dagli airbag laterali agli specchietti elettrici e abbattibili, fino alla radio con caricatore CD. Per adesso le quotazioni sono ancora abbordabili - e inferiori ai dieci mila euro per un esemplare in perfette condizioni -, ma conviene affrettarsi: come tutte le auto numerate, è destinata ad aumentare di valore.

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