La quarta edizione del Concorso d’Eleganza di Poltu Quatu, a due passi da Porto Cervo, in Costa Smeralda, conferma la raggiunta maturità dell’evento organizzato da Simone Bertolero.
“Se non t’inventi qualcosa di diverso dagli altri, sei tagliato fuori” chiosa Simone Bertolero al termine della quarta edizione del Concorso d’Eleganza Poltu Quatu Classic, mentre si gode un bicchiere di spumante rosé al Li Neuli Country Club di San Pantaleo, ultima tappa del lungo fine settimana del suo concorso d’eleganza. Il terzo quest’anno, dopo quelli di Alassio e di Torino. In effetti, ai 24 partecipanti - “il numero giusto” per gli organizzatori - Poltu Quatu Classic ha offerto una tre giorni piuttosto vivace e dinamica, con un equilibrato mix di convivialità, mondanità e passione, tutto scandito da tempi rilassati, perfettamente in sintonia con l’atmosfera glamour del “porto nascosto” e con l’idea di trascorrere un fine settimana rilassante, ma tutt’altro che banale.
Una formula unica. Le escursioni alla cantina Serrau il venerdì, a Porto Cervo il sabato e al borgo di San Pantaleo la domenica, l’opportunità di volare sulle onde a cento nodi sul motoscafo disegnato da Fabrizio Giugiaro con il cinque volte campione del mondo di off-shore, Aaron Ciantar, la sfilata delle auto in notturna e l’apparizione a sorpresa di Giorgetto Giugiaro durante la serata di gala al Grand Hotel Poltu Quatu, epicentro della manifestazione, sono tutti momenti che rendono Poltu Quatu Classic unico nel panorama dei concorsi d’eleganza.
Best of Show. Il resto l’hanno fatto le automobili, ventiquattro come abbiamo detto, suddivise in sei classi, compresa una dedicata alle auto moderne da collezione. Alla fine, la giuria internazionale capitanata dal professor Paolo Tumminelli, che ha messo a punto un metodo di valutazione pressoché infallibile, e composta da Fabrizio Giugiaro, Shinichi Ekko, Afshin Behnia, Luciano Bertolero, Luca Gastaldi e dal sottoscritto, ha assegnato il premio Best of Show alla Ferrari 275 GTB/4 alluminio sei carburatori del 1966 di Ugo Gussali Beretta, una vettura rarissima ed eccezionalmente restaurata.
I premi di classe. Tra le auto più apprezzate dalla giuria - e non solo - la Lancia Theta Sport del 1915 di Mauro Milano, che ha primeggiato nella categoria “L’età dell’oro: le auto che hanno fatto la storia”, prima auto di serie europea a essere offerta con impianto elettrico completo. Si è fatta ammirare anche la lussuosa Fiat 1100 Vistotal Cabriolet Castagna del 1950 del Museo Nicolis, caratterizzata dalle superfici vetrate prive di elementi di sostegno: ha vinto il premio Best of Class della categoria “Maschi contro Femmine: coupé contro cabriolet” e anche lo speciale riconoscimento offerto dal Registro Italiano Fiat.
Premiata la rarità. La categoria “La Dolce Vita: una spider per l’estate” ha visto il successo unanime della rarissima Asa 1100 GT Spider Bertone di Edoardo Magnone, premiato a sorpresa da quello stesso Giorgetto Giugiaro che l’aveva disegnata nei primissimi anni Sessanta, davanti a un terzetto di Lancia Aurelia B24 di ogni tipo, Spider, Convertibile e America una più bella dell’altra. Che Poltu Quatu Classic fosse un’occasione più unica che rara per vedere da vicino automobili straordinarie lo si è capito anche di fronte a una delle tre Alvis TE 21 Super Cabriolet prodotte, condotta in Sardegna dall’inglese Daniel Donovan, che ha vinto nella categoria “L’estate addosso: il vento tra i capelli” battendo per un soffio la Porsche 356 Speedster di Massimo Bettinsoli.
Generazioni di sportive. Un’altra Ferrari s’è distinta a Poltu Quatu: la 308 GTB vetroresina di Francesco Poggioli, che ha conquistato tutti per l’inusuale livrea azzurra, guadagnando il titolo di Best of Class nella categoria “Figlie di Woodstock: la rivoluzione dello stile”. E tra le “Instant Classic: le auto che faranno la storia”, una speciale classe per vetture moderne e prototipi, l’ambito riconoscimento è andato alla Lamborghini Aventador SV di Raul Marchisio.
Gli altri premi. In chiusura di evento, infine, sono stati assegnati alcuni premi speciali: l'Automotoclub Storico Italiano ha consegnato un premio alla Ferrari 212 Coupé Pininfarina del 1952 di Giorgio Vinai; il Trofeo Gare d'Epoca è andato alla AC Ace Spider del 1955 di Filippo Tanfoglio; il premio del Registro Fiat alla Fiat 1100 Vistotal Cabriolet del 1950 di Silvia Nicolis; il trofeo di Auto e Moto d'Epoca di Padova alla Porsche 356 Speedster del 1954 di Massimo Bettinsoli; il premio di Modena Motor Gallery è andato alla Lamborghini Jalpa GTS del 1985 di Manuel Corrias; il riconoscimento offerto da Milano AutoClassica all'Alfa Romeo 1900 Coupé SS Touring del 1956 di Enrico Bertone, mentre quello messo in palio da Automotoretrò è toccato alla Lancia Aurelia B24 Spider del 1955 di Piermario Boglioli.