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Rally di Montecarlo 2014. Le buone tavole consigliate dal Cucchiaio d’Argento

Poche competizioni automobilistiche hanno il facino del Rally di Montecarlo: l’edizione “storica” rievoca facilmente le immagini di quelle auto che nel buio della notte compaiono in controsterzo sul verglas: Mini, Alpine-Renault, Stratos e altri nomi epici che sono orami leggenda. Per ristorarsi di tanta emozione, qualche indirizzo di conprovata affidabilitò per una sosta golosa, o un vero e proprio viaggio “gourmet”.

A Menton, imperdibile la coloratissima, variegata e “avventurosa” Casa di Marco Colagreco, vulcanico cuoco franco-argentino che racconta nei suoi piatti eretici fatti di sassi e pietre una cucina quasi espressionista. A Nizza puoi provare la cucina del nipponico Testsuye Matsushima, che dispetto dell’origine si muove nei territori di una scuola classicamente francese. Salendo al Pittoresto paesello di Haut de Cagnes, che merita una passeggiata nel borgo medievale, Josy-Jo interpreta al meglio l’idea di cotture alla fiamma.

Qualche chilometro più in là la più vasta e profonda selezione di crostacei e molluschi della costa: nel rustico, storicissimo Astoux et Brun di Cannes puoi annegare nelle mitologiche ostriche Belon de Belon quattro-zeri o negli enormi granchi al vapore, oppure perderti negli immensi Plateau Royal di crudi di mare.

Per i più curiosi, vale la pena di issarsi a La Badiane a Sainte Maxime, dove in un grazioso, minuscolo locale Geoffrey Poësson fa tutto da solo, ma benissimo. Esattezza, idee e un gusto ricercato per la bellezza tra le luci soffuse non faranno pentire della ricerca.

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