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03/09/2018 | di Fulvio Zucco
Restomod? E-Type UK dice sì
La Jaguar E Type e il motore V12. Per qualsiasi appassionato di auto due icone, due oggetti del desiderio: per qualcuno, anzi molti, V12 vuol dire Ferrari, ma per tutti, anche se costruito da altri marchi, un 12 cilindri a V è un capolavoro di meccanica.
03/09/2018 | di Fulvio Zucco

La Jaguar E Type e il motore V12. Per qualsiasi appassionato di auto due icone, due oggetti del desiderio: per qualcuno, anzi molti, V12 vuol dire Ferrari, ma per tutti, anche se costruito da altri marchi, un 12 cilindri a V è un capolavoro di meccanica.

Allo stesso modo, c’è sicuramente chi ha in cima alla lista dei propri sogni proibiti una 275 GTB/4, una Miura o una Mercedes 300 SL, ma l’E Type è per tutti una pietra miliare del design automobilistico, un oggetto che al suo debutto ha lasciato chiunque a bocca aperta.

I maghi del Giaguaro. Ecco, prendete la Jaguar E, prendete il suo V12 di 5,3 litri, metteteli insieme migliorandoli entrambi e avrete ottenuto quello che la E-Type UK di Hadlow, nel cuore del Kent, è in grado di realizzare. Questa bottega dei desideri restaura, vende, ripara e personalizza solo ed esclusivamente Jaguar E da dieci anni e si è già portata a casa premi in concorsi del calibro di Villa d’Este. Dominic e Marcus Holland, padre e figlio con la stessa divorante passione, si sono messi in testa, con il loro team di 15 specialisti (tutti a loro volta possessori di E Type), di restituire alla cinquantasettenne sportiva britannica la stessa modernità che aveva nel 1961, oltre all’intramontabile fascino.

Restomod che passione. Nasce da questa idea che può sembrare folle la E Type terza serie che vedete nelle foto, realizzata su richiesta di un collezionista americano sicuramente non avverso alla recente scuola del restomod e che ora l’atelier del Kent è pronto a replicare per chi fosse punto da identica vaghezza e fornito di adeguato (leggi smisurato) portafoglio. Per portare prestazioni, confort, equipaggiamento e affidabilità agli standard attuali, conservando il fascino senza tempo di questa Jaguar, l’intervento è stato radicale: la terza serie del modello è sempre stata la Cenerentola di famiglia, un po’ perché negli anni 70 era ormai invecchiata sul piano tecnico, ma soprattutto perché ogni restyling, dalla prima alla seconda serie e poi dalla seconda alla terza, aveva avuto l’unico risultato di peggiorare progressivamente l’estetica, rendendo la E certo non brutta, ma sicuramente meno bella di prima.

Tutte le modifiche. Però, solo la terza serie della E Type disponeva del V12, e quindi via con la maggiorazione da 5,3 a 6,1 litri, l’alimentazione a iniezione, l’upgrade della potenza alle ruote a quasi 300 CV , il cambio a 5 marce in lega di alluminio aeronautico con nuovi rapporti, i rinforzi alla scocca, il nuovo e più preciso sterzo, le sospensioni regolabili con barre di torsione irrigidite, i nuovi condotti di raffreddamento, i freni AP Racing con dischi maggiorati e ventilati e le ruote a 62 raggi da 16’’ costruite su misura. Lo scarico in acciaio inox a 12 condotti regala una colonna sonora stupefacente, ma tutte le modifiche meccaniche, come pure quelle degli allestimenti interni, non hanno praticamente intaccato le forme originarie, rispettando quanto più possibile l’aspetto di una E di serie. L’interno in pelle si basa sui sedili della più moderna XJS rimodellati per ottenere l’aspetto di quelli della E Type, pur migliorando la posizione di guida e disponendo anche del riscaldamento della seduta. L’impianto audio dispone della connessione Bluetooth e per l’iPod nonché di un sistema Dynamat per abbattere il rumore, favorendo l’ascolto musicale.

Licenza di attualizzare. Le luci ambiente a led? Ci sono anche quelle, così come a led sono pure i fari, con tanto di luci diurne. L’aria condizionata era già disponibile al tempo, ma l’impianto attuale è dotato di quanto ci si aspetta da una moderna supercar. Non mancano i retrovisori a regolazione elettrica e la chiusura centralizzata con telecomando; persino le gomme a fianco bianco sono state fatte realizzare appositamente con un codice di velocità adeguato alle prestazioni della super E Type. Ecco, a voler fare i pignoli a ogni costo, noi non avremmo scelto l’avviamento a pulsante, ché alla fine quel grosso bottone sul cruscotto attira lo sguardo ed è fuori luogo. Però daremmo qualche mese di vita per guidare questa Jaguar “attualizzata”. Se state ancora pensando a quanto possa essere giustificabile una simile trasformazione su di un’auto storica di indubbio valore, considerate che una soluzione che mette a tacere la coscienza c’è: basta ordinare alla E-Type UK un’auto come questa e anche una E restaurata secondo i canoni della massima originalità.

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