Rolls-Royce festeggia i 110 anni dal successo nell'Alpine Trial - Ruoteclassiche
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20/06/2023 | di Roberto Barone
Rolls-Royce festeggia i 110 anni dal successo nell’Alpine Trial
Era il 1913 quando si disputò questa gara estenuante durata otto giorni nei quali furono percorsi 2.600 chilometri. Il successo del marchio aprì la strada al mito della Silver Ghost
20/06/2023 | di Roberto Barone

L'Alpine Trial del 1913 fu una gara epica: otto giorni consecutivi nei quali le vetture dovevano percorrere circa 2.600 chilometri. Una prova estenuante, allora come oggi, per piloti e vetture. Prima al traguardo arrivò la Rolls-Royce Silver Ghost, dominatrice assoluta della competizione; un successo che consegnò il modello alla storia, facendogli guadagnare la reputazione di "miglior macchina del mondo". Rolls-Royce Motor Cars celebra il 110° anniversario da questa importante vittoria, un evento che ha contribuito a creare la leggenda del marchio.

Un po’ di storia. Ripercorriamo insieme le vicende che hanno contribuito a creare la storia del marchio britannico. Fin dalla sua fondazione nel 1904, Rolls-Royce si è subito guadagnata una reputazione di qualità e affidabilità grazie alle prestazioni del primo modello, la 40/50 hp - successivamente denominato Silver Ghost - nelle gare Scottish Reliability del 1907 seguite da una prova impareggiabile nel London to Edinburgh Top Gear Trial del 1911 e nella 100mph di Brooklands.

La chiave per altri mercati. Tuttavia, per l'energico e ambizioso amministratore delegato Claude Johnson, che si descriveva come il trattino della Rolls-Royce, questo era solo l'inizio. Voleva conquistare il mercato europeo e sapeva che il successo in un evento continentale di alto profilo era la chiave per aprire l’accesso a nuovi mercati. La’Alpine Trial del 1913 gli avrebbe fornito proprio l'opportunità che stava cercando.

La squadra corse. Con questo obiettivo Johnson creò una squadra corse, il Rolls-Royce Works Team, e mise al comando Eric Platford, ex meccanico e uno dei dipendenti più fidati dell’azienda. Al volante delle vetture, appositamente preparate, destinò invece, James Radley, Jock Sinclair, esperto pilota alpino, ed EW Hives, primo uomo a condurre una Silver Ghost sino alla velocità di 101 miglia orarie (162 km/h), un record per l’epoca.

Test estremi. Seguì una fase di test in condizioni estreme, che includevano temperature rigide, altitudini elevate e pendenze vertiginose. Per affrontarle le Silver Ghost furono sottoposte a modifiche tecniche importanti che includevano un nuovo cambio a quattro marce con una ridotta, telaio e sospensioni rinforzati, un serbatoio principale più grande accanto a uno di riserva e un sistema di avviamento che poteva far girare il motore anche a temperature gelide.

Sempre davanti. Dopo una ricognizione sul campo avvenuta con successo il mese precedente, il 22 giugno 1913 il team si recò a Vienna per l'inizio dell’Alpine Trial. Il resto è negli annali dell’automobilismo con le vetture quasi sempre al comando o nelle prime quattro posizioni, con l’unica eccezione della settima tappa, a causa di un incidente. Prestazioni che al traguardo finale - tagliato solo 31 delle 46 auto partecipanti - valsero alle Rolls-Royce Silver Ghost il gradino più alto del podio.

Alla conquista dell’Europa. La velocità, robustezza e affidabilità delle Rolls-Royce le rese protagoniste indiscusse dell'evento suscitando ammirazione in tutto il mondo automobilistico. Ma soprattutto, per l’ad Claude Johnson, si tradusse in un aumento delle vendite in tutti i Paesi euopei che rapidamente arrivarono a eguagliare quelle del solo Regno Unito.

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