Ruoteclassiche di agosto è incentrato sul centenario della Lancia Lambda: un modello che ha rivoluzionato la progettazione dell’automobile, introducendo per prima il telaio a scocca portante. Ve la racconteremo in tutti i particolari ma questa non sarà, ovviamente, l’unica auto di cui vi parleremo, quindi scopriamo insieme i servizi di questa uscita.
Un secolo fa, la Lancia Lambda è stata foriera di importanti innovazioni tecnologiche che l’hanno resa una delle vetture più avanzate del suo tempo. Dal citato telaio a scocca portante, all’avantreno a ruote indipendenti, venne sviluppata in prima persona da Vincenzo Lancia. Per questo motivo sulla copertina di agosto, non potevamo fare a meno di dedicare ampio spazio alla straordinaria Lancia Lambda prima serie del 1923: dove risalta con la sua carrozzeria torpedo verniciata in un bel verde. Un ulteriore tocco di stile è la targa “TO”, particolare che si riallaccia direttamente all’epopea Lancia: una storia torinese fatta di eleganza e tecnica raffinatissima. Vi illustriamo in dettaglio questo esemplare, uno dei più antichi esistenti, nella rubrica “Regine del passato”.
La modernità del passato. Il test a test vede un bel confronto tra modelli appartenenti alla quarta e ottava serie della Lancia Lambda, tre delle quali con carrozzeria torpedo (inclusa quella della Collezione Quattroruote) e una Spider Casaro: fresca di 1000 Miglia, dove ha concluso in terza posizione. Le abbiamo portate a Vairano per analizzare meglio le differenze che ad ogni step evolutivo hanno perfezionato un progetto vincente sin dal principio.
E se vi siete mai chiesti come si guida un’auto di cent’anni, allora non perdetevi l’articolo a pagina 48 in cui vi riveliamo “i riti” necessari per destreggiarsi al volante della Lancia Lambda: un particolare mix tra gesti ormai desueti e dinamiche "moderne". A partire da pagina 50 troverete invece la disamina completa sulla tecnica e l’evoluzione meccanica del modello.
Stile inglese, cuore italiano. Rimaniamo sul tema anche nella rubrica Ritrovamenti, dove vi presentiamo una Lancia Lambda molto particolare, ovvero la berlina con carrozzeria Weimann realizzata dall’atelier inglese Maythorn&Son. La vettura venne commissionata nel 1929 dal Principe Fortunato Camardo Colonna, poi per oltre cinquant’anni è rimasta dormiente. Appartenente all’ottava generazione, questa fuoriserie è stata acquistata dal noto collezionista Corrado Lopresto durante un’asta nel 2011.
Non solo Lambda. Nella rubrica “Nate per correre” abbiamo inserito la spettacolare Maserati 300S: la prima auto stradale derivata da una monoposto, la 250F che correva in Formula 1. Per due stagioni, la 300S ha partecipato alle più importanti competizioni nella categoria Sport sfiorando il titolo mondiale e, proprio con questa vettura, Juan Manuel Fangio si aggiudicò il Gran Premio di Cuba nel 1957.
Concettualmente agli antipodi la Opel Rekord 2.3D, una grande (e lenta) berlina a gasolio, protagonista tra agli anni 70 e 80 della “corsa al gasolio”. L’esemplare di cui vi parliamo nella rubrica “Impressioni” è in condizioni eccellenti e con buona probabilità è anche l’unica in Italia a poter vantare uno stato di conservazione simile.
Largo ai giovani! Nel 2021 il Master Restauratori Auto d’Epoca organizzato da Accademia ED e Ruoteclassiche in partnership con il dipartimento Heritage di Stellantis e Trinchero&Rubberfill giunge alla sua quinta edizione. Si tratta di un’iniziativa che anno dopo anno ha visto un interesse crescente da parte dei più giovani, desiderosi di conoscere il mondo dell’auto storica e dei suoi protagonisti, ma soprattutto un’occasione unica per esplorare un settore in piena espansione. Ve ne parliamo, in dettaglio, a pagina 72.
I grandi eventi. Con la bella stagione entriamo nel vivo degli appuntamenti più glamour del trimestre: il grande festival modenese Motor Valley Fest e il Concours d’Elegance Salvarola Terme, in Emilia e ancora l’esclusiva kermesse Poltu Quatu Classic in Costa Smeralda proseguendo con le immancabili gare di regolarità come la Coppa della Perugina e la Leggenda di Bassano.
Là dove finisce l’asfalto. Ora ci fermiamo: non vogliamo svelarvi di più e rovinarvi il piacere di scoprire pagina dopo pagina questo imperdibile numero di Ruoteclassiche. Correte in edicola e non perdetevi l’allegato “Granturismo”, dedicato ai più affascinanti percorsi montani esplorati e selezionati per voi a bordo delle leggendarie 4x4 Jeep. L’inserto è disponibile a soli 5,40 euro in più.