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31/10/2020 | di Paolo Sormani
Sean Connery, si vive solo due volte
Ci lascia Sean Connery, vogliamo ricordare il grande attore inglese con le auto che lo hanno accompagnato nei suoi film più celebri.
31/10/2020 | di Paolo Sormani

Si è spento a 90 anni Sean Connery, che nelle sue due vite è stato James Bond e un attore versatile e seduttivo. La sua immagine è associata alla Aston Martin DB5 di 007, che effettivamente si comprò. Nel suo garage, fra le altre, anche la Porsche 356, la Jensen C-V8 e la BMW 635 CSi.

Raramente un attore è stato così ben assortito a un’auto come Sean Connery / James Bond con l’Aston Martin DB5 carrozzata Touring Superleggera. È stata qualcosa di più dell’auto aziendale dell’agente segreto con licenza di uccidere: insieme al suo personaggio, l’attore scozzese l’ha indossata come un abito grigio di sartoria. Connery è morto nel sonno a 90 anni nella sua villa di Nassau, alle Bahamas. Di lui si sapeva che “da qualche tempo non stava bene”, secondo il comunicato diramato dalla famiglia. Nonostante abbia interpretato oltre settanta film (più l’attività in televisione e in teatro), per il grande pubblico sir Sean Connery ha vissuto solo due vite: quella di 007 e l’altra, non meno eccitante e piacevole, di bon vivant e seduttore vecchia scuola. Non per nulla è stato votato l’uomo più sexy al mondo nel 1989 - a 59 anni di età – e pochi anni dopo, nientemeno che uomo più sexy del XX secolo.

La “Bond car” e le altre. Al cinema, la Aston Martin DB5 con le mitragliatrici e tutto il resto si è talmente legata al personaggio, da essere semplicemente indicata come “Bond car”. A guardare bene, la prima auto sulla quale l’agente segreto apparve nel primo film, “Licenza di uccidere” del 1962, era sicuramente meno armata, ma assai carina. Si tratta della Sunbeam Alpine Series II, la classica roadster all’inglese dei primi anni Sessanta. Una “scoperta” da villa al mare, con il suo motore 4 cilindri da 1.6 litri e 80 cv. E difatti pare fosse stata prestata alla produzione da un appassionato che viveva in Giamaica dove furono girate le scene in esterno. Sean Connery ha seminato il panico e gli inseguitori al volante della DB5 in “Dalla Russia con amore” del 1963, in “Goldfinger” del ’64 e “Thunderball” del ’65. Il Bond più classico, insomma. All’inizio del secondo film della saga, però, guida brevemente una Bentley 3 ½ Litre Drophead del 1935, di classe assolutamente british e già dotata dei trucchetti che facevano la felicità di Q.

Da Tokyo a Las Vegas. In “Si vive solo due volte” del 1967, Connery si fa scarrozzare per Tokyo da Aki, l’agente più carina e veloce a disposizione del servizio segreto giapponese. La Toyota convertì a tempo di record una coppia di 2000 GT coupé – ovviamente bianche - in convertibili, più adatte alle riprese e all’altezza dell’attore scozzese. Un’altra Bond car “ufficiosa” è la Ford Mustang Mach 1 rossa protagonista dell’inseguimento a Las Vegas di “Una cascata di diamanti”, del 1971. La casa di produzione Eon aveva stretto un accordo con la Casa di Dearborn per una fornitura di una serie di vetture identiche, la maggior parte delle quali sarebbero andate distrutte negli stunt. Nella scena in cui sorvola una serie di auto in un parcheggio, al volante si trovava il professionista Bill Hickman: fu un “buona la prima”, dopo che lo stuntman ufficiale aveva già sfasciato un paio di auto nei tentativi precedenti.

Le preferite nella vita vera. Sean Connery non è mai stato un “car guy” come Paul Newman o Steve McQueen, tanto per citare le altre due superstar degli anni Settanta e Ottanta. Si sa che, effettivamente, una DB5 sia transitata nel suo garage. Si sa che, con i primi soldi di 007, si comprò una Porsche 356 con la quale era avvistato sia a Edimburgo, sia a West Hampstead, il quartiere di Londra dove viveva. Poco dopo acquistò una Jensen C-V8 verde, una delle GT inglesi più brillanti e alla moda: sotto il cofano un V8 da 330 cv e duecento orari di velocità massima. Il tutto unito alla leggerezza della carrozzeria in vetroresina. La Jensen fu acquistata per duemila sterline dell’epoca. Non compare in alcun film della saga di 007, bensì nel documentario “The Bowler and the Bunnet” del ‘67, che è l’unica prova da regista di Connery. La coupé fu venduta l’anno dopo. In seguito, Connery acquistò una BMW CSL del ’72, che guidò in Irlanda per le riprese di “Zardoz”. Non è chiaro per quanto tempo sia rimasta nel suo garage. Nel 2011 la CSL fu rinvenuta piuttosto rimaneggiata, quindi restaurata e venduta all’asta. L’auto delle vacanze nella sua villa di Marbella, sulla Costa del Sol, era invece la BMW 635 CSi con carrozzeria Alpine White e interni blu. La guidò dal 1986 al 1997, dopo di che passò di mano e fu venduta su eBay per appena 7.500 euro! Più di recente Sean Connery è stato avvistato al volante di Bentley Arnage, Range Rover Vogue e anche di una Tesla Model S.

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