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12/01/2006 | di Redazione Ruoteclassiche
SONO USCITO CON LA BB
Provocante come l’altra “BB”, l’esuberante Brigitte Bardot, è la prima Rossa a motore centrale. Dodici cilindri contrapposti, 360 CV, oltre 300 km/h, avantreno un po’ troppo leggero quando si esagera con l’acceleratore e freni inadeguati. Impossibile resisterle.La nostra “BB” è rossa, ha 31 anni e significa “Berlinetta Boxer”: è la ventesima delle 387 prodotte. La […]
12/01/2006 | di Redazione Ruoteclassiche

Provocante come l'altra "BB", l'esuberante Brigitte Bardot, è la prima Rossa a motore centrale. Dodici cilindri contrapposti, 360 CV, oltre 300 km/h, avantreno un po' troppo leggero quando si esagera con l'acceleratore e freni inadeguati. Impossibile resisterle.

La nostra "BB" è rossa, ha 31 anni e significa "Berlinetta Boxer": è la ventesima delle 387 prodotte. La "365 GT4 BB" fu presentata come prototipo da Pininfarina al Salone di Torino del 1971, ma entrò in produzione due anni più tardi. Era la più costosa delle Ferrari, oltre 18 milioni di lire (nel 1973, ci compravi 15 Fiat "500 R").

Al pari della "312 B" di F.1, vantava un 12 cilindri, l'unico al mondo con architettura boxer, disposto longitudinalmente dietro l'abitacolo. La nostra "BB" si presenta all'appuntamento nella classica livrea rossa. Scivoliamo dentro l'abitacolo e diamo il contatto. Si scatena un rombo lacerante e il nervosismo del motore, 360 CV DIN a 7500 giri/min, è palpabile. La potenza è fantastica, le accelerazioni sono fulminee: facile arrivare in curva troppo veloci, anche perché la frenata non è altrettanto fulminea.

Anche chi ha una certa confidenza con le vetture sportive, si deve avvicinare alla "BB" con umiltà. Lo sterzo, in velocità, si alleggerisce, le gomme "barra 70" sono poco direzionali e il cambio è quasi da corsa e richiede manovre rapide e precise. Dalla "BB" meglio non aspettarsi nessun confort: qui la rudezza fa parte del gioco. Ma l'amore per la guida sportiva viene messo a dura prova: dalla taratura delle sospensioni e dagli acuti che il motore emette in accelerazione; ma è soprattutto il calore irradiato dalla meccanica che rende pesante un viaggio in un piccolo abitacolo.

Ma questi sono davvero difetti? Non per il proprietario, un imprenditore milanese che con la "BB" ha iniziato un idillio 34 anni fa, quando venne presentato il prototipo. Egli era al Salone di Torino, in mezzo al pubblico e per molti anni la "BB" rappresentò ai suoi occhi la macchina da conquistare. L'occasione si presentò nel 2000: meno di 200 milioni per un esemplare con un passato un po' burrascoso, ma in buone condizioni e con pochi chilometri. Che la "BB" avesse il vizio di bere era immaginabile, ma non ci aspettavamo di percorrere appena 2,5 km con un litro.

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