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13/02/2006 | di Redazione Ruoteclassiche
TANTE FERITE TANTO ONORE
Trovare una delle più ambite vetture da Grand Prix dimenticata in una stalla? Pura fantasia. In realtà l’esemplare numero di telaio 4914 appartiene da oltre 50 anni allo stesso proprietario. Dopo l’ultima corsa, nel 1929, è stata volutamente conservata nelle condizioni in cui si trovava. Fu pilotata da Louis Chiron, Robert Benoist, William Grover e […]
13/02/2006 | di Redazione Ruoteclassiche

Trovare una delle più ambite vetture da Grand Prix dimenticata in una stalla? Pura fantasia. In realtà l'esemplare numero di telaio 4914 appartiene da oltre 50 anni allo stesso proprietario. Dopo l'ultima corsa, nel 1929, è stata volutamente conservata nelle condizioni in cui si trovava. Fu pilotata da Louis Chiron, Robert Benoist, William Grover e René Dreyfus.

Le vicende di questa "Type 35 B" si intrecciano indissolubilmente con quelle del Gran Prix di Monaco, di cui essa vinse la prima edizione il 14 aprile 1929. Già nel 1928 aveva vinto il 4° G.P. de la Marne con Louis Chiron e aveva conquistato il secondo posto con Robert Benoist al G.P. di San Sebastian.

Al Grand Prix di Monaco al volante vi era William Grover, che correva con il soprannome di "Williams" per nascondere ai famigliari la sua attività sportiva. Egli fu uno dei piloti britannici più sottovalutati, nonostante i risultati per nulla disprezzabili. Tra le sue maggiori affermazioni, il G.P. del Belgio (1931), il G.P. dell'ACF (1928 e 1929), il G.P. de la Baule (1931,1932,1933), oltre al G.P. di Monaco (1929).

Quel fatidico 14 aprile sulla griglia di partenza vi erano 16 auto: otto Bugatti, tre Alfa Romeo, due Maserati, una Delage, una Corre-la-Licorne e una Mercedes, la "SSK" di Caracciola. La "35 B" di "Williams" (otto cilindri in linea sovralimentati, 2,3 litri, 140 CV) non era la favorita e pareva destinata a soccombere di fronte alla poderosa "SSK" (sei cilindri in linea, compressore, 7,1 litri, 250 CV) e al talento di Caracciola. Il tortuoso tracciato cittadino però avvantaggiava la leggera e maneggevole "35 B" (750 kg) rispetto alla mastodontica Mercedes (1520 kg).

La gara fu un epico confronto fra queste due macchine e questi due piloti: al termine dei cento giri previsti "Williams" tagliò il traguardo vincendo alla media di 80,194 km/h. Dopo questa storica affermazione, la "35 B" fu venduta per 110.000 franchi francesi a Ernst Friderich, concessionario Bugatti a Nizza, il quale la cedette al pilota Albert de Bondeli, che cercava una vettura competitiva per il suo protetto, René Dreyfus. Nel 1929 quest'ultimo condusse la "35 B" alla vittoria al G.P. di Dieppe, si classificò quarto al G.P. di Spagna e terzo al G.P. di Tunisi.

Dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 1954 la vettura finì nelle mani dell'attuale proprietario. Dal 1994 al 2005 è rimasta esposta al museo dei motori nel Principato di Monaco e il 16 settembre 2005 è stata protagonista dell’asta organizzata da Bonhams in occasione del "Goodwood Revival", rimanendo invenduta.

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