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Tanti auguri Porsche 911

Dopo le monografie dedicate alla Fiat Panda (settembre 2020), all’Alfa Romeo Alfasud (settembre 2021), alla Renault 5 (agosto 2022), all’Alfa Romeo Alfetta (settembre 2022) e alla Lancia Fulvia (agosto 2023), a settembre la nostra collana Guida al collezionismo si arricchisce di un nuovo e atteso fascicolo. Protagonista è la Porsche 911, senza tema di smentita una delle sportive più conosciute e apprezzate di tutti i tempi, sempre nella top list dei collezionisti dal palato fine, amanti dello stile, della raffinatezza meccanica e della bella guida.

Debutta come 903. La storia di questa autentica icona del motorismo mondiale inizia nel settembre del 1963, al Salone di Francoforte. Al tempo la sua sigla identificativa è 903. Il gradimento non è unanime; le linee tese, slanciate, le superfici vetrate ben più ampie appaiono fin troppo diverse dal disegno tondeggiante dell’amata 356. Dal punto di vista meccanico viene mantenuto lo schema “tutto dietro”; il motore, sempre montato a sbalzo sull’asse posteriore, mantiene l’architettura boxer e il raffreddamento ad aria, ma è un sei cilindri da 130 CV.

 

Si cambia nome. La produzione in serie viene avviata nell’estate del 1964 e dopo un’ottantina di esemplari la vettura viene ribattezzata 911. La ragione risiede nel ricorso presentato dalla Peugeot, la quale detiene i diritti sull’utilizzo delle sigle con lo “0” in posizione centrale per denominare un modello di automobile. Superata la diffidenza iniziale della clientela, la nuova sportiva della Porsche riscuote un successo planetario, divenendo il simbolo stesso della Casa di Stoccarda. Negli anni la 911 ha conosciuto un’evoluzione continua sia nella meccanica sia nello stile, mantenendo però una forte identità, che la rende immediatamente riconoscibile dal grande pubblico.

 

Quarant’anni di evoluzione. Con il nostro fascicolo celebriamo questa assoluta protagonista, partendo proprio dal prototipo esposto nel 1963 a Francoforte, per arrivare al 2005, anno in cui esce di scena la quinta generazione della 911, identificata dalla sigla 996. Presentata nel 1997, segna una svolta epocale nella storia di questo modello: per la prima volta il sei cilindri boxer non è raffreddato ad aria, bensì a liquido. Nella prima parte del volume i lettori troveranno servizi inediti, tra cui un completo dossier nel quale si ripercorrono i primi quarant’anni di evoluzione della 911. Da leggere tutta d’un fiato la storia di un esemplare immatricolato a Cremona nel maggio del 1965 e sempre rimasto in Italia. E che dire della visita al Porsche Museum o del restauro effettuato sulla 959 guidata da Icks alla Paris-Dakar del 1986? Non poteva mancare poi un’attenta analisi di mercato, con le tendenze e le versioni su cui puntare l’attenzione. Nella seconda parte del volume proponiamo una selezione degli articoli e delle prove più interessanti pubblicati da Quattroruote. Per gli appassionati, quindi, non rimane che correre in edicola…

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