Targa Florio Classica 2017: il tris di Moceri - Ruoteclassiche
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24/04/2017 | di Redazione Ruoteclassiche
Targa Florio Classica 2017: il tris di Moceri
Il beniamino locale si aggiudica per la terza volta di fila la "cursa" riservata alle storiche, svoltasi sulle strade (e autostrade!) più affascinanti tra Palermo, Taormina, Floriopoli e Segesta. Epilogo triste invece per il rally, sospeso per un brutto incidente
24/04/2017 | di Redazione Ruoteclassiche

Il beniamino locale si aggiudica per la terza volta di fila la "cursa" riservata alle storiche, svoltasi sulle strade (e autostrade!) più affascinanti tra Palermo, Taormina, Floriopoli e Segesta. Epilogo triste invece per il rally, sospeso per un brutto incidente 

Si è conclusa domenica pomeriggio 23 aprile con la premiazione in Piazza Verdi a Palermo la Targa Florio Classica, gara di regolarità per auto storiche organizzata da AC Palermo e andata in scena accanto alla 101esima edizione della "cursa" riservata alle auto da rally moderne e funestata, purtroppo, da un brutto incidente. Per ragioni ancora da chiarire hanno perso la vita un commissario di percorso e il pilota di una vettura in gara ed è rimasta ferita in maniera seria anche la navigatrice. Manifestazione  immediatamente sospesa.

Diverso e più disteso epilogo invece per la "Classica" che, dopo aver fatto trotterellare per quattro giorni sulle strade sicule una sessantina di auto storiche costruite fino al 1977  ("mai fatta tanta autostrada in una gara di regolarità!" borbotteranno molti) ha visto il top driver beniamino locale Giovanni Moceri del Loro Piana Classic Team, navigato dalla moglie Daniela Dicembre e su Fiat 508C del 1938, conquistare un meritatissimo podio dopo aver condotto la gara sin dalle prime battute. 

Alle loro spalle Angelo Accardo e Linda Messina su Fiat 1100 del 1957 della Scuderia Amaranto Montebello e l'inossidabile Giuliano Canè con la moglie Lucia Galliani sempre con i colori della Loro Piana Classic Team e autore di una incredibile rimonta dopo aver dovuto risolvere per una notte intera guai tecnici alla sua Lancia Aprilia del 1938. Ancora una volta un boccone amaro questa gara per l'altro campione di Trinacria Nino Margiotta ritirato per un guasto ai freni e comunque ottima prestazione di tutto il Team Volvo che ha lottato con il coltello tra i denti per l'intera Targa perdendo il podio solo all'ultimo.

Gara vissuta sul campo anche per il team di Ruoteclassiche con l'equipaggio Giudici-Minerbi che ha preso parte alla manifestazione dall'abitacolo in allestimento "sperimentale" del prototipo di una Alfa Romeo 1750 del 1962 di proprietà del collezionista Corrado Lopresto, ritirata sulle battute finali per noie meccaniche. 

Massiccia anche la presenza di Alfa Romeo della squadra ufficiale di FCA Heritage, main sponsor della corsa, che ha visto schierati Curci-Sivocci su Alfa Romeo Giulia GTA e Giolito-Buonamassa su Giulietta SZ, oltre a una ampia schiera di vetture della Scuderia del Portello insieme al suo presidente Marco Cajani e alla presenza di pezzi di grandissimo pregio come la 6C 1750 GS Brianza del collezionista svizzero Axel  Marx. 

Il calore unico del popolo di Sicilia ha regalato grande soddisfazione a tutti i partecipanti provati dalla lunga gara che ha avuto un disegno del percorso forse troppo sbilanciato per far divertire i 30 equipaggi del Tributo Ferrari to Targa Florio. Ecco, c'è da sperare che si pensi più alle storiche che alle moderne nelle prossime edizioni. Altrimenti succederà che le auto anteguerra o protagoniste della vera Targa Florio come la Tatra TF, qui in gara nel 1925, dei cechi Zabran-Pollak ("una volta e mai più!") non ritornino. Per non impoverire lo spettacolo per il meraviglioso pubblico siciliano, vale certamente la pena organizzare percorsi diversi per i due gruppi. 

David Giudici
foto di Nicolò Minerbi

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