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18/10/2002 | di Redazione Ruoteclassiche
TOLTO IL TETTO TOLTO IL DOLORE
Fu un dentista francese a inventare il sistema del tetto metallico che si piega e scompare nel baule, evitando manovre complesse e il pericolo di schiacciarsi le dita. E la Casa francese fu la prima ad applicarlo su questo modello, che poteva così trasformarsi in spider semplicemente con un pulsante. A ideare il tetto metallico […]
18/10/2002 | di Redazione Ruoteclassiche

Fu un dentista francese a inventare il sistema del tetto metallico che si piega e scompare nel baule, evitando manovre complesse e il pericolo di schiacciarsi le dita. E la Casa francese fu la prima ad applicarlo su questo modello, che poteva così trasformarsi in spider semplicemente con un pulsante.

A ideare il tetto metallico completamente retrattile fu, agli inizi degli anni Trenta, il dentista parigino Georges Paulin, appassionato di automobili, che lo propose agli amici Marcel Pourtout, carrozziere, e Emile Darl'Mat, uno dei più importanti concessionari Peugeot. A Sochaux, quartier generale della Casa francese, l'idea piacque e venne realizzata industrialmente.

Apertura e chiusura del tetto sono garantite da un motore elettrico sistemato nel vano posteriore e da un complesso sistema di bracci articolati. Seduti comodamente al posto guida, basta sganciare i fermi di sicurezza nella parte alta del parabrezza, premere un pulsante e godersi lo spettacolo.

Il tetto metallico ha indubbi vantaggi rispetto a quello in tela. Non si strappa, offre un migliore isolamento e fa sembrare l'auto una vera coupè quando è chiuso. Tra gli svantaggi, il costo elevato, la possibilità che il motore elettrico si guasti (ma è prevista un manovella di soccorso) e, soprattutto, l'occupazione del bagagliaio. Chi pensava che la Mercedes "SLK" del 1995 fosse la prima vettura al mondo con tetto metallico pieghevole, ora sa che la Peugeot l'aveva preceduta di oltre sessant'anni.

Costruito alla fine del 1934, l'esemplare protagonista del nostro servizio fa parte della collezione del museo Peugeot a Sochaux ed è stato solamente riverniciato. La vettura, l'unica funzionante al mondo di cui si sia a conoscenza, appare molto in ordine e l'abbinamento esterno/interno nei colori crema e bordeaux è di indubbia eleganza.

I sedili sono in pelle e il rivestimento del pavimento è in caucciù, per limitare i danni in caso di pioggia a tetto aperto. Il posto guida è dominato dal grande volante, mentre la leva del cambio è sul pavimento. Un unico strumento al centro indica la velocità e raggruppa amperometro, manometro dell'olio, indicatore livello carburante e orologio.

Il motore è un quattro cilindri in linea di 1,7 litri e offre una potenza limitata, 44 CV. Il peso, 1,3 tonnellate, limita le prestazioni: la velocità di punta, per esempio, è di 100 km/h. Buona la tenuta di strada, assicurata dalle sospensioni anteriori indipendenti, una soluzione adottata dalla Peugeot sin dal 1931.

Motore 4 cilindri in linea - Cilindrata 1720 cm³ - Alesaggio 78 mm - Corsa 90 mm - Potenza 44 CV a 3500 giri/min - Rapporto di compressione 6:1 - Un carburatore Solex 30 BHFD - Impianto elettrico a 12V, batteria 45 Ah.
Trasmissione Motore anteriore, trazione posteriore - Cambio a tre marce non sincronizzate - Comando a cloche - Pneumatici 150x40.
Corpo vettura Coupé-cabriolet a tre posti, due porte - Sospensioni anteriori a ruote indipendenti, balestra trasversale - Sospensioni posteriori a ponte rigido, balestre a semicantilever - Freni a tamburo sulle quattro ruote - Sterzo a ruota dentata.
Dimensioni e peso Passo 2810 mm - Carreggiata anteriore 1293 mm - Carreggiata posteriore 1353 mm - Lunghezza 4680 mm - Larghezza 1630 mm - Altezza 1520 mm - Peso a vuoto 1296 kg.
Prestazioni Velocità 100 km/h - Consumo medio 10-12 litri/100 km.

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