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TORINO FA LA FESTA ALLA BUGATTI

Non sente la crisi, “Automotoretrò”. Nei tre giorni di apertura (dal 15 al 13 febbraio) la rassegna torinese ha accolto 27.500 visitatori, il 10% in più del 2008 (che era stato un anno record); 400 invece gli espositori, esattamente 40 in più. Merito della mostra dedicata ai cent’anni della Bugatti (con tre esemplari provenienti dalla collezione Schlumpf di Mulhouse e quattro di collezionisti italiani) e degli altri anniversari celebrati con mostre tematiche.

Si sono festeggiati, per esempio, i 40 anni dell’Autobianchi “A112” e i 50 della “Mini” e delle moto Bultaco. Interessante e completa anche la rassegna sulla Della Ferrera, casa motociclistica torinese scomparsa prima della guerra (l’azienda è ancora attiva nell’utensileria). Per la prima volta il Salone ha ospitato anche un ciclo di conferenze: si svolgevano allo stand dell’Asi; tra i relatori Massimo Lucchini Gilera, nipote del fondatore della Casa di Arcore, ed Emmanuel Bacquet, direttore del museo di Mulhouse (Francia).

Diverse, come al solito, le vetture interessanti in esposizione, come le due coupé Moretti e Vignale allo stand del gruppo Gass (specializzato in Fiat “124”, “125” e derivate) o la “1100 B” Vignale del 1949 vista al mercatino. Al Lancia Club si faceva notare un'”Artena” carrozzata da Castagna con linee filanti che nascondevano la mole della vettura, mentre il Club 4×4 Storici Italiani esponeva la “Campagnola” che ha partecipato al raid Algeri-Città del Capo del 1951 e una “Nuova Campagnola” sperimentale con motore Dino, vista a quattro edizioni della Dakar.

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