Trofeo Cave di Cusa: Passanante e Pisciotta trionfano nell'edizione 2021 - Ruoteclassiche
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21/03/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla
Trofeo Cave di Cusa: Passanante e Pisciotta trionfano nell’edizione 2021
Mario Passanante e Annamaria Pisciotta, a bordo di una Fiat 508 C hanno conquistato l’edizione 2021 del Trofeo Cave di Cusa.
21/03/2021 | di Giancarlo Gnepo Kla

Mario Passanante e Annamaria Pisciotta si aggiudicano l’edizione 2021 del Trofeo Cave di Cusa. Nella mattinata di oggi, il duo campobellese ha conquistato la terza vittoria casalinga a bordo di una Fiat 508C del 1937 con i colori della Scuderia Franciacorta Motori. Al secondo posto, Francesco e Giuseppe Di Pietra su una Fiat 600 dell’AMAMS Tazio Nuvolari. Giovanni Moceri e Angelo Pizzuto hanno completato il podio con un’altra Fiat 508, quella del Classic Team.

Una gara bagnata e fortunata per l’equipaggio Passanante-Pisciotta, per nulla intimorito dalla pioggia che ha segnato la terza gara del Cireas (Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche).
Mario Passanante e la moglie Annamaria Pisciotta hanno concluso le 65 prove cronometrate ottenendo 175 penalità, conquistando il vertice della classifica finale e la terza vittoria dell’impegnativo appuntamento siciliano. Il regolarista ha dichiarato: “È stata una gara molto difficile perché abbiamo anche incontrato molto fango per strada che ovviamente complica le cose per noi con vetture più anziane. Sono felicissimo, ho rischiato un paio di volte di andare fuori strada però alla fine mi sono divertito da matti. Abbiamo avuto avversari fortissimi che ci hanno tallonati. Probabilmente siamo riusciti a fare la differenza nelle prove in notturna dove abbiamo fatto meno errori e siamo riusciti a tenere una certa linea e una certa media”.
L’evento, organizzato dall’ASD Cave di Cusa, si è svolto con il patrocinio dell’Aci Trapani e ha visto la partecipazione di una quarantina di vetture. Partenza e arrivo da Campobello di Mazara (TP), la “patria della regolarità”, situata tra le province di Trapani e Agrigento.

Aria di casa. Con soltanto sei penalità di distacco, altri due “autoctoni”, Francesco e Giuseppe Di Pietra hanno concluso in seconda posizione. Padre e figlio hanno tenuta alta la bandiera della scuderia AMAMS Tazio Nuvolari con la loro Fiat 600 del 1958, dando filo da torcere a tutti i concorrenti.
Al terzo posto, un altro equipaggio di regolaristi esperti: il medico di origini campobellesi Giovanni Moceri navigato dal presidente dell’ACI Palermo Angelo Pizzuto, anche loro a bordo di una Fiat 508 del 1939 del 2° Gruppo della scuderia Classic Team. I due decani hanno concluso la gara distanziati di 40 penalità, accumulate principalmente nelle prove in notturna.

Gli altri raggruppamenti. Sul podio del secondo raggruppamento, la Fiat 508 C del ‘38 (Franciacorta Motori) di Angelo Accardo e Filippo Becchina. Nel quarto raggruppamento svettano Salvatore Innocenti e Giovanni Ippolito a bordo Fiat 600 850 Abarth mentre, nel quinto, i protagonisti sono stati Giuseppe Maccario e Michele Luciano su Autobianchi A112 del ‘70 della Scuderia Nettuno Bologna. A seguire, un’altra A112, dell’equipaggio composta da Franco Vigilante e Vincenzo Morsa. Massimo Bilancieri e Marisa Simeoni hanno completato il podio del quinto raggruppamento sulla loro Alfa Romeo 1750 GTV del ‘68 della scuderia Nettuno Bologna.

Lo sciame di A112. Anche nel sesto raggruppamento, con le vetture più recenti, a farla da padroni sono stati gli equipaggi locali, a partire da Salvatore Cusumano su A112 Abarth 58Hp (Classic Team), tallonato da Francesco Commare e Francesca Trombetta, anche loro a bordo di una A112 del ‘72 con i colori della scuderia Nettuno Bologna. Valerio Rimondi e Liana Fava hanno dovuto gestire la generosa cavalleria della poderosa Porsche 911 S Targa sulle scivolose strade siciliane conquistando il gradino basso del podio di raggruppamento.
Alla testa del settimo raggruppamento, troviamo ancora una A112 Abarth (del 1971), quella di Alfonso e Rocco Tumbarello della scuderia Nettuno Bologna. Nell’ottavo raggruppamento Francesco e Federico Caro hanno ottenuto la meglio sugli altri equipaggi a bordo della loro Seat Fura del 1985.
Infine, nel nono raggruppamento si sono imposti Roberto Ricci e Giacomo Giorgi su Autobianchi Y10 del 1990 (Scuderia Grifone).

Tra arte e motori. Tra le scuderie, la Nettuno Bologna ha conquistato il maggior numero di piazzamenti con Maccario e Luciano, Bilancieri e Simeoni e ancora di Fontana e Sircello. Subito dietro, la scuderia Classic Team ASD, con i due piazzamenti di Moceri e Pizzuto e Cusumano.
La carovana del Cireas è stata accompagnata dalle auto moderne che in questo appuntamento si sono cimentate in due trofei. Le vetture hanno attraversato luoghi suggestivi di grande interesse storico e naturalistico, come Selinunte, Santa Margherita Belice e Montevago, la città de Il Gattopardo e poi ancora verso i luoghi colpiti dal terremoto del Belice: da Salaparuta a Gibellina con passaggio al Cretto di Burri, il Grande Cretto, opera di land art realizzata da Alberto Burri tra il 1984 e il 1989 nel luogo in cui sorgeva la città vecchia di Gibellina, andata distrutta nel 1968 dal terremoto del Belice.

Il quarto appuntamento. Il Campionato Cireas vedrà il prossimo appuntamento nel weekend tra il 17 e il 18 aprile in occasione del “Valli Biellesi Oasi Zegna”.

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