UN GIOCATTOLO PER L'ESTATE - Ruoteclassiche
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01/07/2001 | di Redazione Ruoteclassiche
UN GIOCATTOLO PER L’ESTATE
Si apre come una cabriolet, consuma come un’utilitaria, trasporta come un camioncino. Tocca i cento all’ora, si guida con due dita, non arrugginisce e non si ammacca. Ritratto di un’utilitaria che fa la felicità dei bambini e dei genitori e si compra con pochi milioni.Consuma come un’utilitaria, si apre come una cabriolet, è leggera e […]
01/07/2001 | di Redazione Ruoteclassiche

Si apre come una cabriolet, consuma come un'utilitaria, trasporta come un camioncino. Tocca i cento all'ora, si guida con due dita, non arrugginisce e non si ammacca. Ritratto di un'utilitaria che fa la felicità dei bambini e dei genitori e si compra con pochi milioni.


Consuma come un'utilitaria, si apre come una cabriolet, è leggera e divertente. Non arrugginisce nemmeno. È la Citroën "Mehari", un'auto ideale per le vacanze. Giulieta Costa ne ha acquistata una nel 1979: insegnava nuoto per pagarsi l'università e quella piccola utilitaria per lei era perfetta. "Costava poco, era adattabilissima. Saltando da una piscina all'altra, ci si poteva davvero caricare di tutto, i bimbi della squadra agonistica, borsoni, accappatoi, scatoloni di bibite". E col passare degli anni quella "Mehari" ha cambiato vita: si è trasferita nella casa di campagna, per la gioia dei figli, Matteo e Camilla...

La meccanica è la stessa della "2CV" e della "Dyane", un motore a due cilindri contrapposti, raffreddato ad aria, di poco più di 600 cm³, la scocca è invece in ABS. La carrozzeria in plastica presenta grandi vantaggi: resiste ai piccoli urti senza ammaccarsi e non si graffia facilmente. Per contro, col passare degli anni la plastica tende a invecchiare e, se resta molto sotto il sole, a scolorirsi e a farsi più fragile. Il motore invece è praticamente indistruttibile: è in grado di viaggiare per ore a tavoletta grazie al radiatore dell'olio. La potenza è di 29 CV e le prestazioni sono più che soddisfacenti (velocità di punta sui 100 orari) grazie al peso ridotto della "Mehari", sui 550 kg. Questa leggerezza permette alla vettura di affrontare ripide salite con disinvoltura e di percorrere sentieri in fuoristrada anche piuttosto disagevoli. L'unico limite è dato dalle gomme che, pur essendo del tipo "Mud and Snow" (fango e neve) hanno fianchi deboli e, in presenza di pietre aguzze, cedono con una certa facilità.

Ma è quando si scopre che la "Mehari" mostra il suo lato migliore: una volta smontata la capote con la relativa intelaiatura di tubi (ci vuole mezz'ora) è come viaggiare su una spider. Anzi, di più. Perchè il parabrezza può essere ribaltato in avanti come su una "Traction Avant" d'anteguerra. E così è come viaggiare in moto senza casco, col vento sul viso, tra i capelli. Una sensazione impagabile d'estate, al mare, sulle strade litoranee e di leggera collina. Se c'è bisogno, si abbassa il sedile posteriore e si ottiene un vano di carico liscio e regolare su cui portare proprio di tutto, canotto, remi, motore fuoribordo e l'occorrente per la pesca...

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