La stima di 3 milioni di dollari si è rivelata clamorosamente bassa, perché la Bugatti Type 57C Aravis “Special Cabriolet” del 1938 ha letteralmente stregato i partecipanti all’asta che si è tenuta alcuni giorni fa al Mullin Automotive Museum di Oxnard, California. Risultato: un nuovo record per questo modello, che con 6,6 milioni di dollari ha raddoppiato le previsioni della Casa d’aste Gooding & Company.
Poche sorelle. Introdotta nel 1934, la Type 57C è considerata da molti il capolavoro di Jean Bugatti, figlio del fondatore Ettore, abile ingegnere e progettista. Spinta da un 8 cilindri in linea da 3,3 litri dotato di compressore Roots (indicato dalla “C” nel nome) che erogava 170 CV, poteva raggiungere i 160 km/h. Nella versione cabriolet Aravis è stata prodotta in soli 11 esemplari, su un totale di 96 della Type 57 che Bugatti offriva come telaio nudo o rivestito a scelta con cinque stili di carrozzeria: Ventoux, Galibier, Stelvio, Atalante e Aravis.
Ispirata alle vette svizzere. La Aravis prende il nome da un passo di montagna delle Alpi svizzere e oggi esistono solo tre esemplari del modello carrozzati Gangloff dei cinque prodotti tra il 1937 e il 1939, anno in cui, appena trentenne, trovò la morte il suo papà. Questo esemplare, numero di telaio #57768, sebbene l’auto fosse stata concepita come una vettura stradale ad alte prestazioni, partecipò anche al Grand Prix du Comminges nel 1939, classificandosi all’11° posto assoluto, con al volante il proprietario, un famoso pilota ufficiale Bugatti dell’epoca, Maurice Trintignant, che l’aveva acquistata l’anno prima.
Restauro totale. Pare che Jean Bugatti in persona avesse definito la Aravis carrozzata Gangloff come “la più bella Type 57” e con le sue linee sinuose, i parafanghi a goccia avvolgenti e la splendida verniciatura bicolore blu e avorio, non sorprende che sia stata premiata come prima di classe al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach del 2005. A ritirare il trofeo fu Peter Mullin, famoso collezionista americano, scomparso pochi mesi fa, che, nei tre anni precedenti, dopo averla acquistata dalla famiglia Wetters – uno dei cinque precedenti proprietari – l’aveva sottoposta ad un restauro totale, incluso il rifacimento del motore. Appassionato delle vetture degli anni 30, in particolare quelle che nel loro design riflettevano il credo del movimento Art Déco, aveva raccolto nel museo che prendeva il suo nome una selezione di alcuni tra i modelli – non solo Bugatti – caratterizzati da un’eleganza e una bellezza unica, esemplari rarissimi considerati delle vere e proprie opere d’arte.
Pezzi della collezione Mullin. Attualmente sono solo tre gli esemplari superstiti della Type 57C Aravis “Special Cabriolet” e il nuovo record ha ridefinito i parametri di valore di quest’elegante biposto. L’asta, che ha messo all’incanto numerosi pezzi pregiati della collezione Mullin dopo la decisione di chiudere il museo a seguito della scomparsa del fondatore, ha visto il 100% dei lotti venduti, con un totale di quasi 20 milioni di dollari, ma la protagonista assoluta è stata solo una.